Regia di Marcel L'Herbier vedi scheda film
Un film che, come le geometrie dell’Alhambra, è fatto di simmetrie e contrasti, tra la luce e l’ombra, tra il bianco e il nero, tra la verità e la menzogna, tra la gioia e il dolore, tra l’affollamento e la solitudine. La dinamicità del futurismo si mescola con le influenze pittoriche di Fernand Léger, in una storia in cui la visionarietà è il sogno di una felicità impossibile. Qui l’amore, in tutte le sue forme, è comunque malato, perché è traditore, mercenario, sordido, impossibile, non corrisposto o contrastato. E a chi non ha, viene tolto anche quel poco che rimane, come il fondamentale diritto alla propria dignità di donna ed il semplice e primordiale onore di essere madre. Il melodramma segue i chiaroscuri delle architetture arabeggianti, insieme alle velature dei merletti andalusi, in una danza sensuale, coinvolgente e ritmata dal battito del cuore, che diviene, col passar del tempo, sempre più passionale e tragica.
Su Cinerepublic la recensione corredata di immagini:
http://cinerepublic.film.tv.it/el-dorado-1921-di-marcel-l-herbier/1343/
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