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Gianni e le donne

Regia di Gianni Di Gregorio vedi scheda film

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La recensione su Gianni e le donne

di Lina
7 stelle

Commedia che parte un po' in sordina, sembrando quasi anonima, ma che si rivela godibile strada facendo. Per la verità è un film che si lascia apprezzare perchè non è la solita robetta da quattro soldi italiana. Gianni Di Gregorio ha uno stile tutto suo, non si rifà ai cinepanettoni e neppure alle commedie sexy degli anni ottanta. La sua è un'opera simpatica, mai volgare, ben scritta e ben diretta che offre una garbata satira sull'argomento sempre attuale delle famiglie medie italiane che sopravvivono grazie alla pensione dell'anziano di casa (pure allupato in questo caso, ma che finisce involontariamente con l'andare sempre in bianco e al quale non gliene va mai bene una!) il quale cerca dalla vita degli stimoli nuovi attraverso magari qualche bella avventuretta con il gentil sesso poichè la sua quotidianità è fatta solo di noia, delusione e di abusi continui. Ha infatti madre spendacciona, figlia esigente e genero nullafacente a carico che sanno solo pretendere cose e favori da lui, mentre la moglie non lo considera più di tanto. Il suo nome è Gianni ed è un uomo buono, paziente e disponibile con tutti, ma nonostante il titolo del film che potrebbe far pensare ad una versione di Casanova dei poveri o della terza età, la verità è che lui con le "donne" non ci combina proprio niente poichè è il ritratto della sfiga vivente! ...Quello che fa infatti più ridere di questa commedia è il paradosso che tutti i suoi amici, anche quelli più decrepiti di lui riescono a farsi l'amante mentre Gianni no! Mai! Ogni suo tentativo di conquistare perfino badanti extracomunitarie finisce sempre miseramente. Si sente dire dalle donne che per loro è come un nonno e la sua perenne espressione da depresso-represso mista a quella sua onnipresente "aura" da sfigato già da sole fanno scompisciare dal ridere e danno un'idea completa di quanto efficace sia il personaggio che Di Gregorio si è voluto ricucire addosso con autoironia. Il suo cinema autocitazionistico perciò è particolare. Può sembrare monotono ad alcuni, ma personalmente posso dire che era da tanto che non vedevo il cinema nostrano sfornare una commedia tanto gradevole ed apprezzabile. L'unica pecca è che le dinamiche della trama si appiattiscono a partire dal secondo tempo e quindi le scene si ripetono senza più offrire spunti nuovi in grado di sorprendere e che purtroppo finiscono pure con lo sfociare verso una certa inconcludenza che rendono il film irrisolto, ma per una serata di puro relax può andare e ne consiglio certamente la visione. Discreto quindi nel complesso ed interpretato con garbo da attori simpatici che una volta tanto non sono le solite facce da cinepanettoni che si ripetono all'infinito con le loro battutacce ormai risapute e scontate.

 

Gianni Di Gregorio

 

Ha stile. Sì, anche quando "fa" il depresso!

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