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Le miserie del signor Travet

Regia di Mario Soldati vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Le miserie del signor Travet

di zombi
8 stelle

per travet s'intende un impiegato diligente e puntuale che però viene vessato in ogni modo dal superiore e dai colleghi... quel che poi sarà fantozzi insomma. monsù travet è un impiegatuccio regio che crede fermamente nel lavoro d'ufficio che si tramanda da generazioni tanto da fare difficoltà sul fidanzamento tra la figlia di primo letto e paolin, il socio giovane di monsù giachetta, il panettiere sotto casa, solo perchè in quanto panettiere non è un lavoro "decoroso" come il suo. le enormi difficoltà che trova nella vita sono in parte dovute anche alla seconda moglie, madama rosa(carmi), che per continuare a mantenere il decoro a cui era abituata finge di fare la signora e spende praticamente tutti i soldi del misero stipendio del marito. monsù travet di umiliazioni e vessazioni ne ha viste tante nella vita, ma ha sempre abbozzato e tirato avanti con l'esortazione "pazienza" che sembra un corroborante chimico atto a spingerlo a non fermarsi. in ufficio poi un perfido capo sezione(pavese) non lo può sopportare perchè a differenza degli altri 3 sottoposti, non gli ha ancora fatto i complimementi per la sua croce da cavaliere che sfoggia sul bavero della giacca, giusto per esibirla. 32 anni di lavoro e nessuna gratifica o promozione, chiunque gli passa davanti, e anzi più i colleghi sciorinano complimenti al superiore, più questo diminuisce le pratiche a loro per aumentarle a monsù travet. tutto questo fino a quando a torino proprio in quell'ufficio non arriva il commendatore battilocchio(cervi) come superiore. la malignità dei colleghi e del capo sezione, corroborata dall'ingresso di camillo barbarotti(sordi) intenzionato a farsi assumere a tutti i costi in quell'ufficio per lavorare meno e farsi pagare di più, trasformerà il remissivo scrivano di seconda fino a reagire direttamente al capo sezioni quando deliberatamente si attenterà alla reputazione di sua moglie. il film è una gustosa commistione tra dramma e commedia, calibrata perfettamente dalla recitazione di carlo campanini e dalla sua voce perennemente tremula, come se oramai il freddo, la stanchezza e l'assuefazione alla droga "pazienza" lo stesse portando sull'orlo di un collasso. impegnato instancabilmente a portare a termine il lavoro e i compiti assegnategli, con il candore che lo contraddistingue non realizza (o non vuole) che le gratifiche e le promozioni non giungono semplicemente perchè non si confà all'andazzo. le maldicenze del capo-sezione e dei colleghi impegnati a fumare o leggere giornali indirizzate a distruggere quel genere di uomo disprezzato, alla fine rimetteranno a posto le cose rivolgendosi contro chi le ha orchestrate per fare del male. il lieto fine ci sarà e per dio ci sta proprio bene, almeno si può andare a letto sollevati. attori straordinari impegnati a reggere il coro al povero travet che a tratti irrita e infastidisce nella sua cieca dedizione ad un lavoretto da sottoposto pieno zeppo solo di umiliazioni. cervi e la carmi intenti in un tentato e mimato adulterio, pavese un perfido e viscido nosferatu col riporto e un sordi che saprà riabilitarsi. gianni agus giovanissimo nei panni di un collega.

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