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Senna

Regia di Asif Kapadia vedi scheda film

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La recensione su Senna

di supadany
6 stelle

Documentario che ripercorre le gesta di uno degli uomini di sport più popolari della storia che si è visto prematuramente stroncare la vita per l’ormai famoso incidente avvenuto ad Imola nel maggio del 1994.

Il film parte degli esordi nelle gare europee di kart (quelle che Ayrton ricorderà con maggiore affetto per il loro essere gare genuine senza artifici od interessi dominanti), arriva (troppo) velocemente alle prime gare in Formula 1 (vedi il secondo posto a sorpresa in quel di Montecarlo che sarebbe stato primo se solo …), mentre il pezzo forte è ovviamente il duello ravvicinato con Alain Prost.

Da un lato l’istinto del brasiliano, dall’altro la precisione da “professore” del francese, in mezzo incidenti, vittorie di uno e dell’altro, una rivalità che contraddistinse la Formula 1 fino al ritiro del francese ed il conseguente passaggio di Senna alla Williams, ritenuta ormai la vettura da battere grazie ad un utilizzo spinto dell’elettronica.

Quello che successe dopo è arcinoto ed è tristissimo vedere uno sportivo, tanto più se di tale portata storica, morire durante una gara (con l’unica “soddisfazione” che dopo questa tragedia più nessun pilota di Formula 1 è morto) come è commovente rivedere le strade brasiliane affollate per il suo funerale.

Il documentario è piuttosto scolastico e si completa ideologicamente piuttosto bene con lo speciale di “Sfide” dedicato dalla Rai alla carriera di Senna.

Il montaggio del film di Asif Kapadia è migliore ed alcuni in­serti sono assolutamente imperdibili, soprattutto le riprese dalla camera car nel Gran Premio di Montecarlo, dove si è travolti dalla velocità della vettura tra il ristretto percorso urbano (con la sensazione che i cordoli ti vengano addosso), e quelle degli ultimi tratti percorsi dal pilota brasiliano prima del fatale incidente, ma per il resto forse è meglio il format televisivo di “Sfide”.

Infatti lì abbiamo più attenzione per l’estrazione sociale di Senna (con contributi sentiti della madre che ben spiega certe dinamiche), per i suoi primi passi nel mondo della velocità su pista (con la trasferta europea a volte anche difficile da reggere e la strepitosa rimonta a Montecarlo vista in maniera più completa), oltre che per tutto quanto avvenne attorno al fatale incidente, insomma gran cura per i momenti determinanti, Prost a parte.

In ogni caso, appunto per quanto detto sopra, i due prodotti sono complementari ed insieme forniscono una descrizione più completa della figura di un uomo sportivo andatosene troppo presto, certo magari in un’opera di destinazione cinematografica ci si poteva aspettare più attenzione e qualcosa di più personale.

Discreto (peccato).
VOTO : 6,5/10.

Su Asif Kapadia

Ordinario, poteva sicuramente metterci qualcosa di più di suo.

Su Ayrton Senna

Mito.

Su Alain Prost

Qui fa un pò la parte del villain, eheh.

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