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Il mio nome è Nessuno

Regia di Tonino Valerii vedi scheda film

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La recensione su Il mio nome è Nessuno

di daniele64
7 stelle

Un incontro - scontro generazionale ...

Ultimi scampoli dell' Ottocento , l' anziano pistolero Jack Beauregard medita di ritirarsi a vita privata in Europa , ma un giovane ammiratore vorrebbe farlo passare alla storia con un' ultima , epica impresa ... Tonino Valerii era , tra i nostrani registi Western , quello che si avvicinava maggiormente allo stile visivo di Sergio Leone , di cui era stato assistente . Perciò , quando il maestro decise di produrre questo film , lo affidò alle mani del suo naturale epigono . In seguito pare però che ci sia stata qualche polemichetta a distanza tra i due su chi avesse diretto effettivamente varie scene della pellicola ( anche se Valerii ha sempre cercato di smorzarle ) .

 

RLJ – ENTERTAINMENT

 

L' idea originale di Leone era di mettere a confronto un eroe del Western classico con un protagonista dell' appena esploso " Fagioli Western ". A mio parere , la sceneggiatura appare però un po' troppo sbilanciata verso la parte picaresca , che vede Terence Hill replicare un po' pesantemente il suo personaggio alla Trinità . L' anziano divo Henry Fonda sembra quasi messo in secondo piano , ed è un peccato perchè le sue scene sono quelle che rimandano alle atmosfere crepuscolari che io prediligo . Insomma , gli schiaffoni e le smorfie di Hill stridono un po' con il tono elegiaco e malinconico di altre scene , in questo incontro-scontro generazionale tra due attori e tra due filoni dello stesso genere . I due protagonisti li conosciamo tutti e sono bravi nei loro ruoli , formando una " strana coppia " ben affiatata . Nel contorno , anche in piccoli ruoli , c' è una foltissima schiera di caratteristi tanto cari agli estimatori del Western : dagli italiani Benito Stefanelli , Mario Brega e Piero Lulli , agli stranieri Geoffrey Lewis , Antoine Saint John e R. G. Armstrong . Molto belle le locations , che saltabeccano dalle grandi praterie del Nuovo Messico ai villaggi ricostruiti in Almeria , il tutto sempre ben fotografato da Armando Nannuzzi e Giuseppe Ruzzolini . Ennio Morricone compone una colonna sonora bellissima e varia , che si diverte persino a rimaneggiare in chiave giocosa anche temi classici come la wagneriana " Cavalcata delle Valchirie " . Un film non eccezionale , certo un po' confuso , ma piacevole da vedere , anche perchè le scenografiche cavalcate del Mucchio Selvaggio fanno accapponare la pelle . Da 7,5 .

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