Regia di Albert Cardiff (Alberto Cardone) vedi scheda film
Spaghetti-western tra i più cruenti che tale genere abbia offerto. Qualche tocco originale in un'opera che nel complesso non risulta certo innovativa.
Film numero due di una simil-trilogia proposta da Albert Cardiff (al secolo Alberto Cardone), dopo “7 dollari sul rosso”. L'ho trovato uno spaghetti-western assai cruento, siamo quasi dalle parti di “Django”, ma che offre ben poco di nuovo, contando inoltre su esterni di scarsa immaginazione (una cava di sabbia riproposta più e più volte) e musiche firmate Michele Lacerenza che sono però al limite del plagio di Morricone. Molto bella la figura della rancorosa madre di Sartana e la scena in cui questa affronta il figlio e la sua banda. Crudissima, per il 1966, la scena con l'accetta. La citazione biblica nel finale rappresenta un tocco certamente originale in un film western.
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