Regia di Gurinder Chadha vedi scheda film
Quattro ragazzine inglesi in fregola ormonale e affette da un pernicioso caso di idiozia puberale (probabilmente un'epidemia, a giudicare dall'ampia diffusione tra i protagonisti del film) sono alle prese con i classici problemi dell'età: i conflitti generazionali con i genitori, la ricerca della popolarità tra i coetanei e le prime cotte (ovviamente sempre rigorosamente per i più belli della scuola, ci mancherebbe, i ragazzi "normali" o addirittura un po' bruttini nel cinema adolescenziale non hanno mai avuto molta fortuna, un po' come i neri nel cinema horror, per citare l'esilarante battuta di "Scream"). Appassionato di cinema british, mi sono avvicinato a questo filmetto di Gurinder Chadha con il miraggio di assistere ad una piacevole commediola inglese sulla falsariga di "Sognando Beckham", la (non eccelsa ma tutto sommato gradevole) pellicola che aveva dato una relativa notorietà alla regista anglo-indiana e che aveva avuto il merito di "lanciare" la brava e bella Keira Knightley verso la definitiva consacrazione. La mia, purtroppo, era una pia illusione e l'ho capito subito dalla prima inquadratura nella quale è comparsa l'antipaticissima protagonista Georgia e quelle ridicole sgallettate delle sue amiche del cuore, un quartetto d'assi (si fa per dire) che una mediocre sceneggiatura, nel maldestro tentativo di imbastire l'ennesimo clone del "Tempo delle mele" e simili, costringerà, per tutta la durata del film, a fare cose stupide, ridicole e/o imbarazzanti alle quali, per fortuna, ho assistito solo in parte, in quanto impegnato in un'affannosa ricerca dei miei testicoli, caduti chissà dove sul pavimento dopo pochi minuti dell'indecoroso spettacolo. "La mia vita è un disastro"? Trovo che "Questo film è un disastro" sarebbe stato un titolo decisamente più calzante. Sono davvero così gli adolescenti di oggi? Speriamo proprio di no: voto pessimo.
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