Regia di Martin Scorsese, Kent Jones vedi scheda film
Documentario su Elia Kazan, raccontato da Martin Scorsese che lo considera uno dei suoi principali ispiratori.
Un’ora di documentario che attinge largamente dalle pellicole di Elia Kazan per raccontarne le opere e, in minor misura, la vita; solo qualche riferimento biografico sul regista di Fronte del porto e Gli ultimi fuochi compare in A letter to Elia, che vuole piuttosto essere – come sostiene il titolo – una lettera aperta da Martin Scorsese a uno dei cineasti che gli hanno cambiato (e indirizzato) la vita. Scorsese non tenta in alcun modo di girarci attorno: un certo ostracismo nei confronti di Kazan è derivato dalla sua spontanea decisione di testimoniare, nei primi anni Cinquanta, davanti all’infame commissione McCarthy; una volta chiarito ciò, però, il regista italoamericano spiega senza lasciare alcun dubbio la grandezza del Kazan regista e perché un giovane Martin Scorsese, incontrandone per caso le pellicole sul grande schermo, ne rimase tanto affascinato da scegliere di seguirne artisticamente le orme. La regia del documentario è condivisa con Kent Jones, che aveva già diretto a quattro mani con Scorsese Lady by the sea (2005), sulla statua della libertà, e partecipato alla scrittura de Il mio viaggio in Italia (1999). Extra nel dvd (abbinato dalla Cineteca di Bologna a un ampio volume di scritti di e su Kazan): un’intervista con il regista turco Fatih Akin e una serie di brevi contributi da parte di Robert De Niro, Eli Wallach, Al Pacino e altri ancora. 6/10.
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