Espandi menu
cerca
Uomini senza legge

Regia di Rachid Bouchareb vedi scheda film

Recensioni

L'autore

OGM

OGM

Iscritto dal 7 maggio 2008 Vai al suo profilo
  • Seguaci 205
  • Post 123
  • Recensioni 3128
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Uomini senza legge

di OGM
8 stelle

Nella storia di tre fratelli, Said, Moussad e Abdelkader, la parabola della lotta armata assume le proporzioni di una cruda saga familiare. Attraverso il racconto delle loro vicende personali, la nascita e l’evoluzione del Fronte di Liberazione Nazionale (FLN)  algerino diventa una storia di ambizione, determinazione, sete di rivalsa, desiderio di riscatto, orgoglio e fedeltà alla causa, ma anche di dilemmi morali, drammi affettivi, sogni individuali sacrificati a traguardi collettivi. La spirale di sangue e criminalità inizia subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, con le prime cruente repressioni del movimento di indipendenza, e prosegue con l’incarcerazione dei ribelli, la guerra coloniale in Indocina, la miseria delle bidonville degli operai immigrati in Francia, che diventano un focolaio di delinquenza ed un covo di clandestinità. Abdelkader viene recluso in una prigione francese, Moussad viene inviato a combattere in Vietnam, Said, dopo aver vendicato la morte di suo padre e delle sue sorelle, si lascia tentare dalla strada del potere malavitoso e del guadagno facile, diventando sfruttatore della prostituzione.  Tutti e tre, pur seguendo strade diverse, rimangono uniti nell’adesione al terrorismo che, per quasi un intero decennio, insanguina la Francia con una lunga serie di omicidi e di attentati dinamitardi, fino alla proclamazione dell’indipendenza algerina, avvenuta il 5 luglio 1962. Hors la loi è il racconto di una vittoria ottenuta con la tenacia – che, in questo caso, significa inflessibile spietatezza  con sé e con gli altri – però non è mai, in nessun momento, un’apologia della violenza: quest’ultima prende infatti la forma dell’assassinio a sangue freddo, della sadica tortura, della sparatoria che dà luogo ad una strage, ed è messa in scena con le tinte metalliche del gangster movie: non quello avvolto nell’ombroso carisma del noir, bensì quello tuffato nell’anonimo grigiore del disincanto.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati