Regia di Dennis Dugan vedi scheda film
Cinque quarantenni con le rispettive famiglie si riuniscono in occasione di un funerale per trascorrere insieme un weekend in una casa su un lago: l'occasione è propizia per rinnovare l'antica amicizia, escogitare nuovi scherzi e goliardate, risolvere piccoli conflitti familiari e scoprire che, in fondo, si può essere adulti e responsabili anche conservando l'allegria e la leggerezza della pre-adolescenza.
"Grown ups" (come al solito il titolo italiano è semplicemente penoso) è una divertente commedia corale che, a dispetto delle tante stroncature ricevute dagli amici che mi hanno preceduto nell'opinarla, personalmente mi ha divertito molto. Il tema (la riunione tra vecchi amici) è abbastanza scontato, ma Dennis Dugan decide di ignorare le malinconie che di solito caratterizzano i film sull'inesorabilità del tempo che passa, per concentrarsi sull'aspetto goliardico e leggero di un gruppo di inguaribili casinisti. La comicità non è esattamente al vetriolo: i valori familiari regnano incontrastati e le tensioni sono ridotte al minimo ma le gags sono tante e spesso davvero esilaranti, l'atmosfera festosa e rilassata, la fotografia calda ed elegante, il ricco cast divertito e divertente.
Non ho mai amato Adam Sandler ma devo dire che nei suoi ultimi film l'ho trovato maturato e più convincente; splendida come sempre Salma Hayek, in ottima forma tutti gli altri, da Kevin James a Rob Schneider, fino alla autoironica performance di un divertente Steve Buscemi. Ineccepibile la direzione di Dennis Dugan, un regista che non ha mai girato e non girerà mai capolavori ma che l'arte della commedia la conosce a menadito.
Un film che non vi cambierà la vita ma, se amate il genere, vi farà trascorrere un'oretta e mezza di pura spensieratezza: non so cosa si aspettassero gli "stroncatori" che mi hanno preceduto, ma a me sembra sufficiente per assegnare un voto positivo. 7/10.
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