Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Dopo dieci anni tornano le miserie sentimentali ed esistenziali di quel gruppo di macchiette isteriche protagoniste del pessimo e sopravvalutatissimo "Ultimo bacio" del furbo imbonitore Gabriele Muccino. La maturità ha sostituito la giovinezza ma non ha messo nemmeno un pizzico di sale in zucca a personaggi insostenibilmente angosciati ed angoscianti, per cui, se avrete lo stomaco di affrontare la visione di questo penoso sequel di un inguardabile primo episodio, preparatevi ad un sovraccarico di urla, tensioni, liti, tradimenti, sensi di colpa, miserabili ripicche, naufragi esistenziali e tutto il peggio che possiate immaginare. Il gioco è sempre quello: solleticare l'immedesimazione di una generazione di spettatori egocentrica e narcisista, cresciuta nella contemplazione del proprio ombelico ed incapace di vedere al di là del proprio naso. Con l'unica differenza che, con il primo episodio, il trucchetto era riuscito alla grande, creando un grande clamore mediatico e colpendo in maniera sostanziosa (e alquanto deplorevole) l'immaginario collettivo di una generazione vuota (della quale mi vergogno da sempre di far parte), mentre questo "Baciami ancora" non ha fatto granché breccia nei cuori degli spettatori, rivelandosi solo una fiacca rimasticatura dei temi de "L'ultimo bacio", quasi un sequel fotocopia. Cast abbondante ma tutti, come da previsione, insopportabilmente sopra le righe e con una Vittoria Puccini totalmente fuori ruolo nella parte che fu di Giovanna Mezzogiorno. Sulla regia di Muccino non mi pronuncio nemmeno: in un'ideale graduatoria dei registi che sopporto meno, lui è senz'altro al primo posto. Una stella, peccato solo che non sia possibile dare di meno.
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