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St. Trinian's

Regia di Oliver Parker, Barnaby Thompson vedi scheda film

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La recensione su St. Trinian's

di mc 5
2 stelle

Esistono i film belli e i film brutti. E poi ci sono i film come questo "St.Trinian's": cretini. Ecco, se dovessi sintetizzarne in due parole il contenuto, lo stile e lo spirito, due soli gli aggettivi che mi verrebbero in mente: cretino e sgangherato. Detto ciò ed avendo esternato la mia posizione con estrema chiarezza, vorrei però anche esprimere la mia forte perplessità nel rilevare come le recensioni comparse sia in rete che sulla stampa rispecchiano un singolare atteggiamento di benevolenza nei confronti di un film davvero indifendibile. Che poi, sul fatto che il film sia brutto si può anche sorvolare, mica è una tragedia, ma c'è un ulteriore fattore a provocare irritazione. Il punto è che sotto questa superficie di una messa in scena demenziale, affiorano presunti propositi "anarchici". Più d'un critico, infatti, ha ha speso la parola "anarchico" associandola ai termini "satira" e "irriverente". Qualche demente si è spinto ancora oltre, evocando la furia iconoclasta del "punk". Assurdo. Incredibile come in questo teatrino di sciacquette, ochette, bambolette, qualcuno possa ravvisare la benchè minima traccia di "oltraggio". Il film è diretto coi piedi, si supporrebbe da un bambino di 12 anni. Ma soprattutto è recitato da fare schifo. Tutte le ragazze della scuola sono impersonate da attrici che (tutte, anche quelle note come Gemma Arterton) dopo questa prova dovrebbero seriamente pensare a cambiare mestiere. Colin Firth, solitamente attore bravissimo, qua affonda la sua arte, butta alle ortiche la sua esperienza decennale e si copre di ridicolo (ma chi gliel'ha fatto fare??). E per ultimo colui che pare abbia fatto morire dalle risate gran parte della critica (qualcuno ha scritto, nientemeno, di "gag al fulmicotone"!). Sto parlando di quella specie di gagà vanitoso (mai stato un suo fan...) che porta il nome di Rupert Everett e che qui si esibisce in un doppio ruolo, maschile e femminile. Ed è nel ruolo di Miss Fritton (la direttrice della scuola) che Everett offre una performance indimenticabile, nei suoi tratti stomachevoli ed urticanti. Una prova, la sua, che dà la percezione di una sorta di trasfigurazione dal grottesco al ributtante. Ed è proprio "grottesco" la parola chiave dello stile che avvolge tutta l'opera...col dettaglio però che non si capisce se questo senso del grottesco (tutto è un pò troppo sopra le righe) è una scelta oppure se è il risultato di una direzione che è sfuggita di mano ai due registi (due! addirittura due!!). Possiamo dunque affermare che Rupert Everett in panni femminili è l'immagine che meglio rappresenta lo spirito (leggero, sciocco, grottesco) dell'intera pellicola. E a questo punto visto che non vale la pena di spendere altre parole per una simile stupidaggine, ho pensato di concludere con una cosa che di solito non è corretto fare, e della quale confido mi perdonerete. Consapevole della inspiegabile generosità della critica nei confronti del film, ho però colto in rete una voce fuori dal coro, quella del sito "il Cinematografo.it", e siccome l'ho trovata condivisibile, ho voluto fare un "copia e incolla" di quella recensione, di cui riporto qui di seguito un estratto.
"Nonostante le reminiscenze della rivoluzione punk e della controcultura britannica che inevitabilmente vengono chiamate in causa da alcune parole d'ordine citate nel film, questa commedia dall'humor spiccio e demenziale ha poco a che spartire col glorioso passato della Londra dei Clash e dei  Sex Pistols. A dominare sembra piuttosto il lato deteriore del pop declinato in salsa adolescenziale. Quello delle Spice Girls, per intenderci, popolato di ragazzine conciate da vamp, che identificano la loro personalità solo attraverso il look e gli accessori (ci sono le secchione con occhiali e ciuffetti, la pin-up con caschetto e labbra rosso fuoco, le ochette in stile Barbie e le dark con piercing e cerone alla Marilyn Manson), ma alla fine riconoscono tutte un unico valore supremo e totalizzante: essere cool. Un valore tra l'altro ormai affermato indistintamente tra tutte le teen-agers del mondo, tanto da poter forse garantire qualche chance di successo perfino a un'opera d'infima categoria come St.Trinian's, girato senza fantasia e con quel ritmo poco scorrevole tipico di molti prodotti inglesi. Tra lo humor freddo e poco esilarante, le gag bambinesche e le agghiaccianti smorfiette di Rupert Everett vestito da donna, per buona parte del film sembra infatti di vedere una versione glitterata di Mr.Bean.
(firmato: Laura Croce)"
Voto: 3

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