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Nine

Regia di Rob Marshall vedi scheda film

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La recensione su Nine

di steno79
5 stelle

Possibile che Daniel Day-Lewis, un attore fra i più talentuosi e selettivi al mondo, vincitore di ben due Oscar, si sia lasciato convincere ad interpretare un progetto così rischioso come il remake musicale di Otto e mezzo di Fellini? Il regista Rob Marshall è lo stesso di Chicago, premiato con l'Oscar come miglior film, e ha avuto a disposizione un budget faraonico di 80 milioni di dollari dalla Miramax dei fratelli Weinstein, oltre che un cast in cui brillano altre stelle di prima grandezza come Nicole Kidman, Penelope Cruz e Marion Cotillard. Purtroppo, del capolavoro di Fellini resta solo l'involucro ridotto a maniera, con angosce esistenziali e professionali che risultano un pò troppo "finte", un'Italietta da cartolina osservata con uno sguardo che pecca davvero di provincialismo (ed è noto che una delle accuse più ricorrenti rivolte al Maestro fosse proprio quella di essere "un provinciale che sogna la Grande città", secondo una definizione di Orson Welles), perfino volgarità gratuite (in un numero musicale la Cruz canta che ha bisogno di essere "stuzzicata qui" e si accarezza il seno, il fondoschiena e perfino vicino alle parti intime). Certo, resta una produzione miliardaria e questo si vede nello sfarzo della confezione e dei numeri musicali, alcuni dei quali non sono certo spiacevoli da guardare (il mio preferito è quello che rievoca l'atmosfera delle Folies Bergères parigine, con una Judi Dench piuttosto improbabile nei panni di una matura donna francese; bello anche quello con la Loren e Guido bambino in un salone illuminato unicamente da candele). Anche per quanto riguarda la recitazione, alcuni attori si impegnano e vi sono dei passaggi che non sarebbero da buttare, soprattutto nella descrizione della crisi matrimoniale con una Cotillard che riprende il ruolo di Anouk Aimée, che a sua volta era un'incarnazione neanche troppo velata di Giulietta Masina. Nel complesso, però, l'approccio resta superficiale e i personaggi hanno poca consistenza; la critica americana lo ha trattato con molta severità e gli incassi in patria sono stati di soli 20 milioni di dollari, davvero un fiasco rispetto al budget stanziato. 4 nomination all'Oscar fra cui quella a Penelope Cruz come miglior attrice non protagonista.
voto 5/10

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