Regia di Dave McKean vedi scheda film
Vengo subito al sodo il film non mi è
piaciuto. La sceneggiatura scritta dal tenebroso quanto eclettico Neil Gaiman doveva assicurare una certa garanzia e non abbassarsi al livello, per mancanza di idee, di una proposta "nerdconvenzionale" appannata. Se faccio il paragone con quel capolavoro di "Sandman", una delle sue migliorie creature partorite, se non altro uno dei graphic novel più ispirati di sempre facendo riferimento ovviamente a quello degli esordi, e prima che diventasse un fenomeno di alta produzione industriale. Non mi sarà difficile tirare le somme.. e anche se il paragone con l'opera letteraria resta per certi aspetti fuori contesto, qui mi sono trovato fra le mani un film stilisticamente curato ma spacciato per un'animazione fuori dagli schemi, un film di nicchia. Niente di più falso. La giovane attrice Stephanie Leonidas interpetra Helena, una giovane apprendista circense figlia d'arte che talvolta preferisce starsene a fantasticare in solitudine tappezzando le pareti della roulotte con disegni dalla spiccata fantasia, invece di entrare in scena puntualmente con il suo solito numero di spettacolo. Gli eventi infausti prendono una brutta piaga quando la madre, (Gina McKee), dovrà essere operata d'urgenza in ospedale. Da qui in poi si snoda una vicenda infantile e poco caretteristica, indubbiamente si percepisce troppa "forma al fuoco" caotica, che deteriora progressivamente le poche idee interessanti degne di nota.. Il tutto, forse, si sintetizza in un lungo sogno che trascina i protagonisti in un'altra dimensione. In un altro mondo popolato da bizzarrie di tutti i tipi. Una regina buona e una cattiva fanno da controparte.. Helena si reca al palazzo della regina "bella addormentata bianca", per contrastare il nulla della "Storia Infinita".. Solo la maschera di specchio è la soluzione a tutto ciò ma prima bisogna trovare la chiave.. E non c'è veramente altro da raccontare. Di buono c'è invece la mano esperta del fumettista, illustratore e regista Dave Mekean che ci mette del suo per impreziosire il comparto scenografico alle volte molto videoludico, delle altre spettacolare e abbagliante, quindi disomogeneo. Sono veramente troppi poi i rimandi ad altre forme artistiche, addirittura in alcune immagini sembra di ammirare delle copertine del grande illustratore Roger Dean. Insomma se non avete ancora capito si poteva e si doveva pretendere decisamente di più invece di adagiarsi sugli allori di una struttura scenografica rispettabile ma niente più. La storia non regge e gli altri attori svolgono il compitino del 6 politico.
Voto: 3-4/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta