Espandi menu
cerca
Il primo giorno d'inverno

Regia di Mirko Locatelli vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Mr Kleinman

Mr Kleinman

Iscritto dal 22 giugno 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 7
  • Post -
  • Recensioni 132
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il primo giorno d'inverno

di Mr Kleinman
8 stelle

Situata in un curioso spaccato di provincia decisamente italiana, ma cronologicamente e geograficamente indefinita, l’azione si muove tutta tra casa, piscina e scuola, seguendo le quotidiane ed irrilevanti gesta del protagonista. Spesso tempo filmico e d’azione coincidono e questo non lo rende un film per tutti: del resto non lo sono nemmeno i film di Wenders sull’incomunicabilità o quelli di Van Sant sugli adolescenti ai quali sembra ispirarsi. C’è tanta attenzione al dettaglio, ad ogni minimo gesto dei personaggi, che la camera segue con ostinazione nei loro gesti quotidiani. Sorprendente il personaggio della bambina, vero legame tra un mondo perduto e uno futuro, nonché l’unica che sembra dimostrare rispetto per quel che fu (il ciondolo della nonna) e per il prossimo (la dedizione al suo coniglietto, la premura nei confronti del fratello). Sfuggevole la figura della madre, simbolo di quella generazione che ha dimenticato (che si sbarazza del proprio bagaglio nell’emblematica scena dell’armadio) e che non ha quindi trasmesso molto al figlio, preda della solitudine e dell’incapacità di aggrapparsi a qualcosa.

Bravo il protagonista, Matteo De Gasperis sul cui volto e corpo esita spesso lo sguardo della macchina da presa per riprenderlo nelle sue azione più futili: mentre aggiusta il motorino, mentre guarda insistentement  allo specchio il suo volto o il fisico, mentre fa ginnastica.

L’incontro con il regista mi ha sicuramente aiutato ad amare e capire di più il film.

Va recuperato perchè un film che tratta l’adolescenza in modo non banale, raccontando un’esistenza semplice, ordinaria, non scandita da incredibili storie e colpi di scena. Fa riflettere su tanti temi come l’incomunicabilità, la difficoltà di crescere, di instaurare rapporti, il bullismo, l’omofobia , l’omosessualità,, il senso di colpa. Ed è un film in cui nulla è casuale, ma tutto è frutto di scelte precise di un autore indipendente di grandi potenzialità. Per ultimo, è un modo per uscire da un cinema omologato e tuffarsi in un’esperienza da cui, se si avrà la giusta pazienza (ripeto: il ritmo è molto lento), si tornerà cambiati.

 


Sulla trama

È la storia di Valerio, un ragazzo solitario, incapace di comunicare con i propri coetanei, ma premuroso nei confronti della sorella e della madre. Ogni pomeriggio spia i compagni che si fanno la doccia, finchè non ne becca due in atteggiamenti affettuosi e li ricatta. Il più debole si toglierà la vita e l’abitudinaria esistenza di Valerio sarà così per sempre sconvolta.

Su Mirko Locatelli

Bravo. Un nuovo autore

Su Mattia De Gasperis

bravo

Su Michela Cova

Adeguata

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati