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The Lucky Ones - Un viaggio inaspettato

Regia di Neil Burger vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Lucky Ones - Un viaggio inaspettato

di francoise
8 stelle

Perche’ questo mucchio di miserabili e’ fortunato? Perche’ ha riportato indietro la ghirba da quell’inferno che e’ l’Iraq? Se la sono cavata con qualche scalfittura, la “ferita da un milione di dollari” che ti rimanda diritto indietro a casa. O perche’ riesce, nonostante tutto a sopravvivere in quell’inferno che e’ l’America di oggi? Almeno a Baghdad sai chi e’ il nemico. E sai chi sono gli amici. A casa, che parolone!, qualcuno ti dice grazie, pochi cercano di aiutarti, gli altri tirano avanti per la loro strada, alla ricerca del loro personale benessere, solidarieta’ e riconoscenza sono parole sconosciute e chi s’e’ visto s’e’ visto! Di certo non sei andato in guerra per loro. Pero’ ci sei andato. Potrai aver avuto torto, forse la ragione e’ poca cosa. Pero’ ci sei andato. Ti sarai pure messo in tasca il premio d’ingaggio o l’indennita’ di missione all’estero. Pero’ ci sei andato. E sei tornato. A Casa. E ci rivai di nuovo, in guerra, proprio perche’ sei fortunato. Quando torno da una missione, mi cambio la mimetica, faccio una doccia e bevo una birra con i commilitoni. Alla salute di quelli che stanno a casa in poltrona a guardare GF. Prendeteci per quello che siamo ma rispettateci

Sulla trama

Tre soldati americani ritornano negli USA dopo un periodo in Iraq. Sono stati fortunati. se la sono cavata, bene o male, e possono ancora raccontarla. Hanno sogni, illusioni, speranze, dubbi. L'America non e' quell'America che sperano di trovare. Ma sono fortunati. L'epopea del viaggio, alla base del sogno americano, il cameratismo che si trasforma in amicizia e solidarieta', la capacita' di sopravvivere a casa come a Baghdad fanno si che alla fine si ritrovino di nuovo insieme insieme a imbarcarsi per un'altro periodo di servizio in Iraq. Sono certo cha saranno fortunati

Sulla colonna sonora

Si lascia ascoltare tra un dialogo e l'altro

Cosa cambierei

Di sicuro le bandierine americane sulle uniformi. Quelle colorate non le porta piu' nessuno da dieci anni.

Su Rachel McAdams

Qualcuno l'ha definita l'attrice rivelazione dell'anno. La sua interpretazione del rozzo soldato che riporta ai genitori del collega morto per salvarle la vita la sua chitarra le hanno fatto giustamente ricevere la nomination. Probabilmente la migliore attrice americana dopo Hilary Swank in Million Dollar Baby

Su Tim Robbins

Granitico. Il tipico Staff Sergeant che ti aspetti di incontrare. Qualche sbavatura ma tanta bravura

Su

Tra due grandi interpretazioni la sua potrebbe risultare secondaria. Ma riesce a rendere l'angoscia dell'uomo giovane che spesso perdendo la strada per casa finisce per incontrare se stesso

Su Kerry Bishé

La ragazza del college. Insignificante

Su Vis Brown

L'uomo del rent-a-car. Qualche volta incontri gente come lui. E pensi che in fondo Dio esista. Anche se non l'hai ancora incontrato

Su Kelli Clevenger

Un soldato. Caretterista

Su Annie Corley

La mamma del commilitone morto. Ha svolto la sua interpretazione in maniera corretta

Su Spencer Garrett

Il pastore Jerry Nolan. Realistico. Divertente il duetto con T.K.

Su Coby Goss

Peter Tilson. Un dialogo di poche battute durante la festa di compleanno, Forse non era nelle grazie del regista

Su Neil Burger

Americana. Politically correct. Il punto forte della sua regia e' che non cerca di inviare un messaggio. Pro guerra o Contro guerra, e' lasciato allo spettatore il compito di decidere e Burger e' abbastanza generoso nel lasciargli quest'opportunita'. E' senz'altro apprezzabile quando un film termina ma tu vorresti vedere ancora come va a finire

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