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I ladri

Regia di Lucio Fulci vedi scheda film

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La recensione su I ladri

di mmciak
8 stelle

 "I ladri" diretto nel 1959
da Lucio Fulci,e devo dire che a mio parere
è un piccolo gioiellino.

La storia racconta che il mafioso Joe Castagnato
viene rispedito come indesiderabile dagli Stati Uniti a Napoli.

Ma lui furbescamente si porta appresso,
nascosto in barattoli di marmellata,il ricco bottino
di una rapina.

Ma casualmente una famiglia trovando le sterline
per terra scopre il trucco,e allora ricorrono
ai metodi peggiori pur di impadronirsi del malloppo.

Esordio folgorante alla regia di quello che diventerà un
maestro del Cinema cioè il mitico Lucio Fulci,
che già con questo suo primo Film,fa percepire
di avere buone capacità dietro la macchina da presa
con un ritratto di quella Italia provinciale
del dopoguerra che tentava di arrangiarsi
in qualunque modo facendolo diventare un arte.

Il Film che è una produzione Italo-Spagnola,
si può considerare un "nipotino"
de:"I soliti ignoti" e ha dalla sua una
sceneggiatura solida e strutturata molto
bene (figura Loy nel lavoro di scrittura),
con una narrazione lineare e di un umorismo
garbato senza mai essere volgare.

Il mattatore della pellicola è il
grandioso Totò,nella parte del
Commissario Gennario di Sapio,
dove il maestro valorizza tutto
il suo estro sin da principio
quando in questura interroga
una donna che hanno arrestato
per oltraggio al pudore per
aver ballato l'hoola hop,
e che mentre fa questa cosa gli
guarda insistentemente il seno,
e quando fa vedere il ballo dice:
"che hoola...e che hoop".

Memorabile.

Ma Fulci è bravo ad utilizzare la
gestualità e le espressioni verbali
dell'attore napoletano,che infatti
questo ruolo del Commissario fatto
anche molte volte da lui,lo caratterizza
con tante sfumature azzeccate,
come ad esempio quando si presenta
all'ispettore dell'FBI dicendo
"io sono il cavalier Gennaro Di sapio
della QDN (questura di Napoli) sezione
CNF (cca' nisciuno è fesso) ed anche il
tormentone che non ci prende mai
il nome del suo collaboratore
Lanocella,che lo chiama in mille
divesi modi,ma mai giusto.

Comunque sono tante le trovate divertenti
anche per come sono caratterizzati i
personaggi della splendida e giovanissima
Giovanna Ralli-Giacomo Furia-Armando Calvo
e Enzo Turco che fanno bene la parte dei
poveracci.

Altra presenza di spicco il cantante
Fred Buscaglione che apre con una sua
canzone,mentre si vede Castagnato
che sbarca a Napoli e che poi si esibisce
con un numero in un locale che è
sempre gustoso vederlo e che poi Fulci
lo richiamò per "I ragazzi del Juke Box".

Poi il maestro è bravo anche a spiazzarti con un
finale alla "Diabolik" che non ti aspetti.

In conclusione un Film che non si dimentica,
e che risulta meglio del suo secondo
"Colpo gobbo all'Italiana" (perché in
questo era molto ostacolato da
Carotenuto) e realizzato meglio
di altri del genere per le battute
fulminanti e le situazioni divertenti
dove Totò aleggia dappertutto con
la sua comicità fuori dal comune,
e che è bravo a miscelare la nostra amata
"Commedia all'Italiana" con il "Gangster's Movie"
in un modo sublime e con tocchi di genialità
malinconica tipico del maestro.

Il mio voto: 7.
           

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