La recensione su King Kong 2

di giurista81

6 stelle

Primo film che ho visto al cinema e motivo in più per esserne affezionato. “King Kong 2” è una sorta del canto del cigno dei B-Movies di stampo anni ’60-’70. Alla regia ritroviamo Guillermin (già regista del remake di “King Kong” dieci anni prima) che tutto sommato regala una regia più che sufficiente.
La messa in scena è il punto di forza dell’opera (notevoli gli splendidi effetti speciali del “nostro” Carlo Rambaldi), la sceneggiatura il punto debole. Lo script, del duo Pressfield-Shussett, ha una partenza discreta (piuttosto originale la sequenza del trapianto di cuore), poi, però, si perde nel nulla (molte le scene ripetitive) con personaggi stereotipati e una caratterizzazione eccessivamente umana dei gorilloni. Evitano il tracollo totale i diversi momenti comici (molto simpatici) e il finale drammatico tipicamente da film per “famiglie”. Non manca qualche piccolo pizzico di gore (uomini troncati in due da Kong) e alcune scene suggestive (quelle con Kong nelle paludi che si mangia i coccodrilli o quella del tuffo nel guado). Interpretazioni e colonna sonora sufficienti.
In definitiva non è così pessimo come molti suggeriscono, anzi, sotto alcuni punti di vista, può essere definito un cult che non deluderà gli affezionati al genere. Peccato per la sceneggiatura fiacca e risicata. Voto: 5.5+