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Bianco e nero

Regia di Cristina Comencini vedi scheda film

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La recensione su Bianco e nero

di germarco
7 stelle

Rimeditando questo film riscontro in modo evidente l'intreccio di due principali tematiche: una, tutto sommato già vista, che è quella che in prima battuta definirei della "doppia coppia in crisi da incrocio"; l'altra, affrontata in modo originale, simmetrico e direi quasi a tutto tondo, che è quella del razzismo nella società italiana agli inizi del ventunesimo secolo.
Il tutto, come già altre volte ho potuto apprezzare nei film della Comencini, in un'ambientazione estremamente curata e realistica ma al tempo stesso naturale, che ti fa sentire come se la vicenda
si svolga proprio nel tuo mondo, a lato della tua vita quotidiana (In tal senso, da papà romano, ho particolarmente apprezzato la festa dei bambini e le strade e i giardini di Roma).
Il motivo della "doppia coppia in crisi da incrocio" (quando nasce l'amore tra un lui ed una lei di due diverse coppie sposate) suscita in me sempre un certo interesse per capire quale dei possibili finali sceglierà la storia: le coppie resistono, oppure si sciolgono e si riformano, in modo uguale oppure diverso (incrociato). Semmai è interessante notare che in tutti i film che trattano questa tematica (e forse anche in tutte le vite degli uomini) sia sufficiente
il contatto fisico (anche solo un bacio o addirittura il solo sospetto di ciò) a disgregare una coppia sia pure con figli e con alle spalle anni di felicità, vera o presunta. Insomma, il perdono, la comprensione ed il chiudere un occhio non sono mai contemplati.
Ma più interessante è il punto di vista del film sul razzismo, che ci induce ad alcune considerazioni: che oltre al razzismo dei bianche verso i neri c'è a suo modo anche quello opposto; che il razzismo, e generalizzando potrei dire ogni discriminazione, non è altro che diffidenza e pregiudizio nei confronti di ciò che è diverso da noi e non fa parte del nostro mondo e della nstra cultura;
che la diversità, se suscita diffidenza, al contempo però affascina, attira e stimola la nostra immaginazione, e può diventare molla per l'amore.
Oserei dire che, finchè faremo caso al colore della pelle in un modo che sia diverso da come facciamo caso al colore degli occhi, il razzismo continuerà ad esistere, non ci saranno leggi o
educazione che tengano. E se anche sconfiggeremo il pregiudizio sul colore della pelle, continueremo sempre a subirne altri.

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