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Hairspray - Grasso è bello

Regia di Adam Shankman vedi scheda film

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La recensione su Hairspray - Grasso è bello

di BobtheHeat
4 stelle

Il primo "Hayrspray - Grasso e' bello", firmato dalla provocatoria regia di John Waters, usci' circa vent'anni fa. Era una commedia sfrontata e irriverente, sull'integrazione razziale nella Baltimora degli anni '60; che anche per merito del protagonista, il mastodontico trans Divine, icona della cultura trash, aveva scandalizzato non poco l'America puritana e perbenista. Il discreto successo commerciale ne favori' poi la trasformazione in chiave Musical in quel di Broadway. Questo nuovo "Hairspray" di Adam Shankman ne è la versione cinematografica. Purtroppo dell'originario film, rimane ben poco. Qui infatti siamo davanti ad un film che e' poco piu' di un semplice teen movie, decisamente troppo buonista, zuccheroso e political correct: del tutto innocuo privo com'e' di cattiveria. Colorato e' vero, ma solo a tratti vivace, modesto nelle coreografie e con una regia piatta, preoccupata solo di regalare il singolo assolo ad ogni protagonista. Una delle idee brillanti del film, doveva essere quella di utilizzare John Travolta (appesantito ovviamente da un forte make up, ma si son dimenticati le mani...) nel ruolo che era stato di Divine. Ma il regista spreca l'occasione. Infatti Travolta (comunque sottotono, in tutti i sensi, basta sentirlo cantare...) nei panni della casalinga obesa in cerca di riscatto, si vede veramente troppo poco: ed e' sottoutilizzato anche sul piano del ballo. La protagonista del film, Nikky Blonsky, esprime francamente solo tenerezza e simpatia. Non si puo' certo dire che la sua prova, specie canora, lasci il segno (cosa che faceva ad esempio Jennifer Hudson in "Dreamgirls", solo per citare un Musical recente). Meglio se la cavano i suoi giovani colleghi e nella gara di bravura tra bianchi e neri, vincono (al solito) quest'ultimi. Il pur bravo (e gia' idolo delle ragazzine) Zac Efron nulla puo' contro la vivacita' del "rivale" Elijah Kelley. Alla fine, le note piu' positive del film, arrivano dalle prove attoriali di Michelle Pfeiffer e di Christopher Walken. La prima, rifatta o meno poco importa, e' incantevole e bravissima nel ruolo della stronzissima cattiva di turno. Il secondo, con la complicita' delle sue proverbiali e improponibili camicie, regala la sua solita bizzarra comparsata. E' nel suo strampalato negozio che ritroviamo, tra una "cacca di cioccolatini" ed un esilarante letto di sonore "scorregge", quel pizzico di sberleffo e trasgressione dell'originale film di Waters. VOTO:5

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