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La scelta di Paula

Regia di Richard Benjamin vedi scheda film

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La recensione su La scelta di Paula

di degoffro
6 stelle

E’ il remake televisivo di “Goodbye, amore mio” un gioiello della commedia sentimentale americana datato 1977, oggi purtroppo dai più dimenticato, diretto da Herbert Ross ed interpretato da Richard Dreyfuss e Marsha Mason su un copione di Neil Simon. Quel film ottenne 5 nomination agli Oscar e 5 ai Golden Globes consentendo a Richard Dreyfuss di vincere l’ambita statuetta. Il rifacimento porta ancora la firma di Neil Simon ed è diretto da Richard Benjamin uno che ha sempre sguazzato nella commedia con risultati mai eccelsi ma talvolta dignitosi (“Per piacere… non salvarmi più la vita” con la strana coppia Clint Eastwood/Burt Reynolds o il simpatico “Sirene” con Cher e una giovanissima Winona Ryder, anche se forse il suo titolo più celebre rimane “Ho sposato un’aliena” con Kim Basinger e Dan Aykroyd). “La scelta di Paula” dimostra come un copione vecchio di trent’anni possa ancora conservare la sua freschezza e vitalità. E’ lo scoppiettante script, infatti, la forza trainante del film. Va però aggiunto che la regia di Benjamin, a tratti fin troppo diligente (certe inquadrature sono riprese identiche dall’originale di Ross) è comunque agile e svelta, molte battute funzionano ancora a meraviglia, Jeff Daniels, gran commediante purtroppo ignorato dai più, tiene ottimamente testa a Richard Dreyfuss con un’interpretazione ispirata e ammirevole (Patricia Heaton, anche se non disprezzabile, mi è parsa, a tratti, invece più opaca di Marsha Mason), le situazioni comiche sono sempre allegre, frizzanti e vivaci (l’imbarazzante messa in scena di un Riccardo III gay, i ripetuti litigi tra i due protagonisti a partire dall’irresistibile prima notte di convivenza forzata con le curiose abitudini del nuovo inquilino), i personaggi hanno un loro credibile vissuto e creano la giusta empatia con lo spettatore, il versante sentimentale è gestito con intelligenza fino al delizioso finale per fortuna mantenuto come nel film originale. Nulla di trascendentale, ma una commedia onesta, rilassante e gradevole, capace di regalare più di un genuino sorriso e che trova il suo tratto distintivo e migliore in un’apprezzabile e contagiosa semplicità, ben diversa dalla fastidiosa sciatteria che contraddistingue molti film analoghi distribuiti su grande schermo. Morale: basta davvero poco per confezionare un film romantico che non ti faccia vergognare a fine visione!

Voto: 6/7

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