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Confetti

Regia di Debbie Isitt vedi scheda film

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La recensione su Confetti

di mc 5
8 stelle

Questo e' uno di quei films che per esprimerti in una sola parola, di solito finisci sempre con l'usare l'inflazionatissimo aggettivo "delizioso". Due le parole chiave per entrare nello spirito del film: 1)matrimonio 2)reality.
La vicenda e' presto detta: una immaginaria rivista che tratta di matrimoni (la testata e' eloquente: "Confetti Magazine") decide di premiare la coppia che allestirà la cerimonia di sposalizio piu' originale e bizzarra. Il film parte quando i giochi preliminari sono già praticamente fatti, nel senso che le tre coppie finaliste sono state scelte. Il fatto che la preparazione (elaborata e complessa) delle tre cerimonie in gara sia assistita, controllata, monitorata dallo staff della rivista (con tanto di organizzatori ed avvocati) inquadra subito il tutto nell'ottica (pur senza telecamere) propria del reality show.
E qui ci sarebbe da riflettere (ma non e' questa la sede) sulla linea di confine fra due termini che spesso vengono affiancati a sproposito: normalità e mediocrità. Le tre coppie protagoniste a mio avviso sono infatti "mediocri" e non (come sarebbe troppo facile argomentare) "normali"...e questo perchè ritengo che solo una persona mediocre sarebbe disposta a rinunciare alla privacy e all'intimità del matrimonio, spettacolarizzando il medesimo in cambio di un cospicuo premio in denaro. Ma la realtà supera la fantasia: infatti le gag e le scene che si vedono in questo film sono bazzecole in confronto ai "veri" reality show sulla famiglia che abbiamo visto alla tv italiana, dove si susseguivano "numeri" volgarissimi e davvero beceri, che coinvolgevano spesso anche i parenti esibizionisti degli sposi. Ma torniamo al film. Tutto questo doversi adeguare alle regole della gara in atto, determina nei sei personaggi oltre ad un forte stress da competizione, il riaffiorare di vecchi problemi, nascosti come la cenere sotto il tappeto e, dunque, l'esplodere di contrasti, gelosie, rancori; per non parlare poi del malumore e del veleno messi in circolo da parenti meschini. Un dettaglio bizzarro ma significativo nell'economia del film...le tre coppie sono caratterizzate dalle rispettive manìe per: a)-i musicals classici americani b)-il tennis c)-il nudismo. Da segnalare la irresistibile coppia gay dei due organizzatori designati dalla rivista-sponsor: probabilmente la nota piu' esilarante del film. La brava regista Debbie Isitt, spargendo a piene mani una valanga di umorismo prettamente "british", mette in scena una satira garbata ma feroce contro la mediocrità umana.
E per concludere un doveroso cenno alla singolare scelta registica di aver fatto recitare gli attori stimolandoli il piu' possibile all'improvvisazione, sfruttandone l'evidente esperienza teatrale. Pare addirittura che la regista informasse il cast solo giorno per giorno della situazione che avrebbe dovuto affrontare e, nell'ambito di quel canovaccio, ogni attore doveva esprimersi "a istinto": il risultato e' di una naturalezza espressiva sorprendente.

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