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L'uomo dell'anno

Regia di Barry Levinson vedi scheda film

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La recensione su L'uomo dell'anno

di mc 5
8 stelle

Il film e' uscito negli USA l'anno scorso e, pur senza averne alcuna notizia, sono pronto a scommettere che e' stato un flop: sì perche' gli americani non e' che gradiscano granchè quando qualcuno anche solo si azzarda a fare le pulci al loro sistema politico e al loro tipo di democrazia rappresentativa. Questo film, seppure con leggerezza e mediando attraverso un timido accenno di love-story, prova a fare proprio questo: ad insinuare dei dubbi in chi lo vede circa il livello effettivo di rappresentatività democratica del sistema elettorale americano. Tutti avrete visto il faccione di Robin Williams sui manifesti e....chi ha visto il film, alzi la mano chi non ha pensato quasi automaticamente all'esperienza del nostro Beppe Grillo, il quale (almeno come intenti e programmi) opera piu' o meno nella stessa direzione del protagonista del film: ecologìa in primo piano, poi recupero del welfare, mandare a casa i managers superpagati, ridurre il potere delle lobbies, insomma le cose che sappiamo tutti e che, credo, ci trovano tutti concordi. Ecco: io credo che un film che muove idee di questo genere, sia da DIFENDERE comunque, a prescindere. Mezza critica, invece, lo ha stroncato sostenendo che il film parte bene ma poi scade appena cerca improbabili contaminazioni col thriller e col sentimentale. Non sono affatto d'accordo. Credo anzi che Levinson abbia saputo mantenere un buon equilibrio fra le tre "anime" del film: comica, drammatica, sentimentale. Williams con un personaggio del genere ci va a nozze, sembra quasi che impersoni sè stesso. Laura Linney poi, e' bravissima nell'esprimere tutto il mare di angoscia che la sovrasta. Sorvolando sul sempre ottimo Cristopher Walken, ho scoperto qui un attore efficacissimo che non conoscevo: Lewis Black, davvero bravo. Prima di concludere, un messaggio a coloro che hanno cianciato di aver ravvisato nel film ricostruzioni politiche improbabili nella realtà: "ragazzi, per favore, questa è fiction, dài, su!".
E per finire, una colonna sonora tra le piu' curiosamente assortite mai viste: vabbe' Bob Dylan e i Dandy Warhols, e ci puo' stare, ma...mi spiegate voi che diavolo ci fa in un film tutto americano un brano di Paolo Conte?????
Ah, poi ad un certo punto mi son quasi commosso quando, all'improvviso, si sentono partire le note di una delle mie canzoni "del cuore": "La Mer" di Charles Trenet.
Però..."Beppe Grillo capo del Governo"....tanto sognare non costa nulla...

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