La recensione su Uno su due

di emmepi8

6 stelle

Idea da apprezzare per i suoi principi, ma non certo per l'originalità, che non è tanto per il tema, ma per come è stata impostata. Quante storie simili abbiamo visto con varianti più o meno piccole?
Occasione d'oro, invece, per Volo che ha modo di andarer oltre la commedia, o quasi, brillante che fino ad ora lo aveva scortato, mettendo i dubbi su certe cassandre che hanno scritto che viveva solo in appannaggio del suo personaggio televisivo proposto, e come dimostra, non è così. La critica allo yuppismo è evidente, come lo era anche nel film precedente, ma in quello la sceneggiatura era meno propensa al dubbio gusto del melodrammatico strappalacrime, che qui invece ci porta alla grande, ed è il limite grosso di tutta l'operazione.
Dialoghi discreti con il finale da filosofia non certo tascabile, che riassunto dice più o meno così: abbiamo imparato tante cose nella nostra vita che abbiamo la certezza che esso dovrà sopravvivere per queste cose., scusate la sintesi, forse personalizzata, ma io l'ho intesa così!
Attori bene impostati e molto bravi, e con un redivivo Ninetto Davoli che ci lascia a bocca aperta, anche perché irriconoscibile.
Ottima fotografia di una Genova insolita a cura di Gianfilippo Corticelli, che già aveva lavorato al meglio con il regista

Sulla trama

Un uomo di cirac 35/40 anni è avvocato, ma vive la sua vita senza scrupoli, fino a qunado non è costretto a fare i conti con la mattia che lo mettterà per forza contro sé stesso ed i suoi pensieri

Su Pino Calabrese

Il dottore, ruolo molto incisivo, per queto attore che purtroppo è schiacciato solo da una presenza seriale televisiva, ma come si evde ha ben altre doti

Su Francesco Crescimone

Il professore, un po' troppo grillo parlante, almeno nella prima parte

Su Paola Rota

Personaggio che affascina , ma che forse è sfuggito un po' di mano alla senggiatura

Su Agostina Belli

Bello rivedere questa attrice, non molto fortunata, qui ingrassata, ma che il suo viso mantiene integri tutte le sue particolarità, con in testa gli occhi. Quanti danni ha fatto il nostro cinema, dimenticandosi di certe scoperte lasciate a sé stesse

Su Tresy Taddei

Il ruolo della figlia, un po scontato e sfuggente

Su Giuseppe Battiston

Attore bravissimo, ma qui ridotto ad un personaggio scontatissimo

Su Ninetto Davoli

Una stella, una naturalezza inarrivabile, e vale lo stesso discorso fatto per la Belli, trascurare attori come questi che sono cresciuti in maniera disarmante è un vero danno per il nostro cinema