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Un amore su misura

Regia di Renato Pozzetto vedi scheda film

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La recensione su Un amore su misura

di mmciak
4 stelle

"Un amore su misura" diretto nel 2006 da Renato Pozzetto,devo dire che non mi è piaciuto.

La storia si svolge a Milano e racconta
che l'ingegnere Olmi è un uomo di mezza età che
conduce un'esistenza assolutamente normale
e abitudinaria.

Però quando succede che viene lasciato dalla moglie,
viene inaspettatamente contattato da una ditta giapponese che gli propone di testare il suo nuovo prodotto,che è praticamente "la donna perfetta",costruita in base alle esigenze del cliente.

Il Film è prodotto da Pozzetto e figli,in collaborazione
con RAI CINEMA,ed è il ritorno del comico milanese
al Cinema dopo ben 10 anni dall'ultima sua regia
del pessimo:"Papà dice messa",e realizza un
lavoro "fatto in casa",tratto liberamente dal
romanzo di Vittorino Andreoli,ma però fa il verso
a:"La donna esplosiva",con le dovute differenze.

Ma infatti a mio parere l'idea è buona,
per il fatto che punta sull'idea dell'uomo
della donna e che rimane insoddisfatto,
ma è sviluppata male perché il Film
non ingrana mai e allora ci si annoia
a vedere questa storia che sembra una
favola che scivola anche nella fantascienza.

Il problema che tutto il complesso
non fa ridere,ha una regia televisiva
e Pozzetto è arrugginito ed è l'ombra
di sé stesso dei tempi migliori,
l'unico motivo di interesse e l'Attrice
che interpreta Elettra,che è la splendida
e intrigante Camilla Sjoberg.

Poi utilizza un tormentone come se la
moglie lo guarda e gli è sempre con il
dito puntato,ogni cosa che fa ed è interpreta
dalla brava Anna Galiena,ma alla fine stanca
anche lei,e già immagini come va a finire.

Nel Cast figurano anche:
Fabrizio Kofler-Renato Scarpa-Anna Stante
e Cochi Ponzoni.

In conclusione un Film noioso,
che non ingrana mai e annoia,
dove c'è un idea che andrebbe
bene per un corto e non per 90 minuti
che sono troppi e si vedono per i vuoti
di sceneggiatura e che per questo
galleggia senza emozioni,e alla fine
ti domandi il senso dell'operazione
perché alla fine per la sua insipidezza
e per il tentativo di fare critica sociale
non funziona e non ti rimane niente.

Purtroppo i tempi di "Saxofone" dove
Renato Pozzetto faceva ridere per la sua
comicità surreale sono lontani.

Il mio voto: 4.
 

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