Regia di Alberto Sordi vedi scheda film
Sembra quasi un seguito a "Un borghese piccolo piccolo" ovviamente senza un mago come Monicelli dietro la macchina da presa: la regia di Sordi stenta a prendere il volo, al contrario abbiamo un'ottima fotografia che soprattutto nelle scene finali oppure quando Sordi guarda i filmati col proiettore dà il suo meglio. Un po' troppo qualunquista e finendo alla tarallucci e vino ha comunque una grande forza nelle scene in cui Sordi guarda le efferatezze di moglie e figlia sfoggiando lo storico armamentario di facce incredule del quale è padrone. A svettare su tutti però è ovviamente Monica Vitti, ancora bellissima all'età di 51 anni (Gliene avrei dati al massimo 40!) e piena di una forza e un fascino che purtroppo le "attrici" odierne non hanno più, forse è proprio la simpatia che incutono i due protagonisti a mandare avanti la pellicola annoiando raramente e dando più spazio all'amarezza che al sorriso, ovviamente non c'è l'humour nero di un maestro come Monicelli ma per me resta un buon film. Interessante.
Voto: 7,5
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