Regia di Giulio Paradisi vedi scheda film
Un delirio tecnicamente realizzato non male, con un signor cast a disposizione, ma anche con una trama tendente al penoso. Una strana operazione commerciale, questa di Stridulum, frutto di una produzione internazionale che fa capo a Ovidio Assonitis (greco-egiziano), che ha messo mano anche in sceneggiatura e alla regia, quando verso la fine della realizzazione del film Paradisi se n'è andato. Il regista italiano, fra l'altro, si nasconde dietro al solito trucchetto dello pseudonimo anglofono: qui viene citato come Michael J. Paradise ed è francamente difficile immaginare le ragioni di questo gesto. In fondo la pellicola non è poi così disgustosa, se non si fa troppo caso alla storia; e soprattutto non è da tutti i giorni riunire sullo stesso set John Huston, Glenn Ford, Mel Ferrer, Franco Nero (biondo con capigliatura alla Gesù Cristo), Shelley Winters e perfino Sam Peckinpah in una delle sue rare comparsate davanti alla macchina da presa. Luciano Comici (accreditato con scarsa fantasia come Lou Comici) e Robert Mundi (Mundy) hanno scritto insieme al regista e al produttore questo Stridulum, la colonna sonora - forse la cosa meglio riuscita - è di Franco Micalizzi. Paradisi, fra le altre cose aiuto regista in 8 e 1/2, girò pochi film e piuttosto dissimili fra loro, senza capolavori, nè aborti totali. Forse questo è il suo peggior lavoro. 4,5/10.
Gli alieni malvagi scendono sulla Terra per mettere incinta del maschio una donna che ha già partorito la femmina della nuova stirpe maligna che dominerà l'universo. Ma arriva anche l'alieno buono per opporsi...
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