La recensione su The Contender

di emmepi8

6 stelle

Trovo l'argomento più che interessante, e anche per noi oggi condivisibile essendoci in parte accostati a questa tipologia di mondo politico, certamente non siamo in linea con le Idi di Marzo di Clooney, non avendo sceneggiatura e regia , che coincidono con Lurie, penso al suo non promettente debutto, che riescono a salire quei scalini necessari, anche con a disposizione un argomento quanto mai intrigante e pieno di sfumature più che interessanti. Gli attori fanno la parte del leone, nel senso che si arriva a notevoli prove interpretative che aiutano non poco la visione del film, dando quel senso ai risvolti e alla storia e quell'interesse che regia e sceneggiatura hanno trascurato, con questa base si affronta il film in maniera avvincente, dandogli un valore che in effetti poteva avere in via naturale. Si riflette sul caso della donna a cui si è affidato l'incarico e gli argomenti, oltre che di malevola routine, ce ne sono in diversi rivoli, primo fra tutti è l'elemento femminile in contrasto con un ambiente maschilista e la determinazione che la senatrice mette al servizio della coerenza e della giustizia sociale, un punto di forza che il regista ha trascurato e che viene fuori solo dalla determinazione dell'ottima interprete che lo fa suo e lo porta avanti con sfumature evidenziate, senza mai scadere nella facile prevedibilità che la storia offre a piene mani. Lurie trascura i veri lati interessanti della storia per scadere nei facili risvolti che ormai sappiamo tutti a memoria e tradisce anche la fiducia che Oldman aveva riposto in lui, co-producendo il film e partecipando alla stesura della sceneggiatura, oltre che a dare un'ottima prova di interprete.