Regia di Robert Clouse vedi scheda film
Per gli orfani di Bruce Lee, da Hong Kong arrivò Jackie Chan, anch'egli esperto di arti marziali, ma probabilmente con un approccio più divertito al genere dei salti, dei pugni e dei calci. La grande rissa finale (questo significa il titolo originale: chi tocca il giallo non muore) è divertente, ma il meglio è secondo me il combattimento iniziale di Jerry con gli scagnozzi del boss Dominici (Josè Ferrer), quando il giovane picchia gli avversari fingendo di buscarne, per non far arrabbiare troppo il padre, anziano cinese all'antica, contrario all'uso della violenza. Notevoli anche gli allenamenti di Jerry con lo zio Herbert (interpretato dal giapponese Mako), più simili a dei balletti che a combattimenti di arte marziale. La sceneggiatura non è del tutto lineare e si perde qualche personaggio (che fine fa la fidanzata per corrispondenza di Robert, fratello del protagonista?), ma, sostanzialmente, serviva soltanto un canovaccio per consentire le evoluzioni dell'acrobata hongkonghese, un po' come ai tempi di Totò.
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