Regia di Robert Clouse vedi scheda film
Pellicola, a mio avviso, erroneamente qualificata come appartenente al genere gongfu. Di fatti, questo “Chi tocca il giallo muore” è sicuramente più un film comico-demenziale che un action movie vero e proprio. I combattimenti ci sono, ma a parte le doti acrobatiche del protagonista Jackie Chan che si muove con l’agilità di una molla, tutto il resto è “monnezza”. Molti i momenti trash facilitati da una sceneggiatura che parte da un soggetto accettabile per poi abbondare con una varietà interminabile di idiozie (i combattenti che si inseguono per il paese anche con l’ausilio di mezzi a motore, l’iper demenziale gara con i pattini, i combattimenti in stile wrestling etc). La regia di Robert Clouse (anche sceneggiatore) è poco curata e sembra la lontanissima parente non solo di quella ammirata nell’ottimo “I tre dell’operazione drago” (viene il sospetto che in quell’occasione Bruce Lee ci abbia messo mano), ma anche di quella de “L’Ultimo combattimento di Chen”.
Pessime le interpretazioni dalle quali si salva solo Jackie Chen soprattutto grazie alle sue doti atletiche. Simpatica la colonna sonora che mi sembra di aver sentito anche in qualche altro film (forse l’ha ripescata Tarantino per qualche sua opera?). In definitiva una pellicola da evitare che potrà esser apprezzata solo dai fans accaniti delle pellicole di Jackie Chen e dagli amanti dei film film demenziali. Voto: 4.5
Peccato che si sia sempre (o quasi) esibito in film dalla sceneggiatura idiota, visto che le doti atletiche le aveva sicuramente. Anche per questo, non credo che sia corretto dire (come fu detto) che Jackie Chan sostituì Bruce Lee nei cuori degli appassionati dei film di kung fu. Tra i due infatti corre la differenza che potrebbe sussistere tra una Ferrari e una Toro Rosso.
Irriconoscibile.
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