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Gli amanti della città sepolta

Regia di Raoul Walsh vedi scheda film

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La recensione su Gli amanti della città sepolta

di teaestefano
8 stelle

Bellissimo e appassionante questo film, come non se ne fanno più. La vicenda è serrata e non lascia un attimo di respiro, la regia attenta e gli attori sanno il fatto loro. La trama offre più di qualche accostamento interno e qualche spunto di riflessione. Le due donne – una che sembra per bene e l'altra che sembra una poco di buono – sono due modi di vivere la vita e l'amore. La figlia del colono dà a vedere di essere una brava ragazza, ma sotto sotto è ben diversa e la cosa viene presto fuori: imposta la sua vita sulla posizione, sul vantaggio, sul denaro, con un sottofondo di egoismo e meschinità, e corre dietro a un personaggio moralmente ambiguo, ricco e prepotente, anche quando avrebbe trovato un brav'uomo che la vuole sposare e che piacerebbe anche a lei. La ragazza della città abbandonata, invece, non ha un curriculum impeccabile, ma ciò è dovuto all'infanzia difficile che ha avuto; ha però un cuore buono che sa amare e sa sacrificare tutto per l'amore quando le cose lo richiedono. Le due donne si trovano in momenti diversi davanti alla proposta di vendere il protagonista alla giustizia per 20.000 dollari (la cifra è proprio la stessa in entrambi i casi). L'una è disposta immediatamente a farlo, l'altra sputa in faccia sdegnata al tentatore di turno. Il protagonista, invece (un Joel McCrea che assomiglia un po' a Jean Gabin e doppiato dalla stessa voce), è il tipico fuorilegge, fondamentalmente buono, che infatti vuole riscattarsi e abbandonare il crimine, ma prima vuole fare il fatidico ultimo colpo. La sceneggiatura, per i temi trattati e per la vivacità della narrazione è esemplare. Specie verso la fine, ci troviamo a seguire gli eventi col cuore in mano e completamente calati coi protagonisti dentro di essi. Bellissimo il finale con.... ma no, non posso svelarvelo. Benché insistentemente accostato a Pekinpah, questo film secondo me non ha nulla della violenza compiaciuta e del cinismo di questo regista (che a me proprio per questo non piace). Sciocco il titolo italiano, poiché la città è solo abbandonata e non sepolta. Un grande film, oggi boicottato dalla TV e dagli spettatori sciocchi perché "vecchio" e in bianco e nero. Cosa si perdono!

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