Regia di Kon Ichikawa vedi scheda film
Interessantissimo (e godibilissimo) esperimento cinematografico firmato Kon Ichikawa nel quale risultano fusi alla perfezioni elementi tipici del teatro con altri più propri del cinema. Da vedere.
Il Kabuki, il teatro classico giapponese, è una forma di teatro non certo facile da amare così d'acchitto. “Vendetta di un attore”, del rinomato cineasta nipponico Kon Ichikawa, affonda le proprie radici proprio nel mondo del Kabuki, e partendo da tali premesse temevo sinceramente di dover masticare e digerire un mattone improponibile. Mai timori risultarono più infondati: siamo di fronte a un film godibilissimo nel quale Ichikawa fonde alla perfezione elementi tipici del teatro (no, non mi riferisco al Kabuki) con altri più propri del cinema. Curiosa è ad esempio la scelta di mostrare gran parte delle scene in notturna, con un fascio di luce che potremmo considerare come l'equivalente dell'occhio di bue teatrale a mettere in risalto un solo elemento, gli occhi, una mano che sfodera una daga, ecc. Molto belle poi le musiche che alternano momenti intrinsecamente orientaleggianti ad altri 'sfacciatamente' jazzati (in alcuni passi siamo sulla linea de “La pantera rosa”, per intenderci) che spezzano con il carattere fondamentalmente drammatico del film.
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