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L'amante giovane

Regia di Maurice Pialat vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'amante giovane

di Baliverna
8 stelle

CONTIENE ANTICIPAZIONI - Bel film, molto vero, su certe relazioni amorose piene di contraddzioni. Diciamo subito che il titolo italiano è abbastanza sciocco, perché è fuori tema e cerca di far pensare ad un altro tipo di film. Comunque è una pellicola basata sui dialoghi, sulle situazioni, ed è tutto concentrato nella definizione del rapporto che lega i due protagonisti. Il nocciolo del loro rapporto è il seguente. Finché lei è innamorata e devota lui è violento, egoista, e la tratta come una pezza da piedi. Quando lei inizia finalmente a distaccarsi e a ribellarsi, lui di pari passo diventa più buono, la corteggia, persino la rincorre ossessivamente, ed è geloso di lei. Non si può forse negare che sia amore da entrambe le parti, ma un amore distorto e appesantito da tare e assurdità, che in ogni caso non ha diritto di continuare. Lui la ferisce e la umilia, lei piange e soffre, ma non lo lascia. Anzi, dopo che lui l'ha presa a calci lei torna da lui e quasi gli chiede scusa... Di coppie così ne ho vista più di una, e guardandole ho scosso la testa... Per fortuna in questo caso la corda molto tirata alla fine si spezza, e lei ritrova la sua dignità. Più che altro forse capisce che, una volta che lei sarebbe tornata con lui, lui avrebbe ricominciato a offenderla e maltrattarla in un circolo senza fine. Va rilevato anche un certo cinismo nel definire il rapporto tra il protagonista e la moglie, la quale sembra dare per scontato e inevitabile che lui abbia un'amante, e magari ogni tanto pure altre donne in formato toccata e fuga.
Questo film fa anche vedere come vi sia qualcosa di misterioso in molte donne che le induce a sopportare soprusi e umiliazioni da parte dell'uomo che amano, senza che si decidano a lasciarlo per molto tempo. E' altrettanto vero che certi uomini si sentono tali solo se maltrattano e disprezzano la donna, salvo poi allarmarsi e cambiare atteggiamento non appena questa accenna ad allontanarsi. Questa verità è messa ben a fuoco da Pialat, e quasi quasi si piuò aggiungere che il cinema può a volte servire a mettere in evidenza situazioni la cui assurdità nella realtà può sfuggire.
Il regista fa largo uso dei piani sequenza, i quali però non pesano affatto, perché si è così concentrati a seguire i dialoghi che quasi non si bada al montaggio ridotto al minimo. Un altro utente informa che il regista ha dichiarato che il film è molto autobiografico. Infatti, alla fine si percepisce tutta l'amarezza di chi (lui) si è accorto di aver sbagliato e di non aver saputo apprezzare e valorizzare la donna finché era con lui. Ma sono lacrime amare e tardive. Devo anche rilevare, tuttavia, che su tutta la vicenda pesa l'assurdità del doppio rapporto con la moglie e con l'amante.

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