Regia di John Schlesinger vedi scheda film
"The falcon and the snowman" poteva essere un nuovo capolavoro per John Schlesinger ma questa volta l'esito finale non è perfettamente riuscito, è tratto da una storia vera e rappresenta per questo un episodio unico nella sua filmografia, i due protagonisti sono stati incriminati e condannati e dal punto di vista della corrispondenza con i fatti accaduti il film è efficace e scritto con intelligenza, non ci sono esplosioni o sparatorie per gonfiarlo a dismisura, la narrazione scorre bene e gli avvenimenti sono descritti in maniera esemplare come sempre, questa volta latitano un po’ gli sguardi sospesi i dialoghi brillanti che da sempre sono i punti forti di questo grandissimo regista britannico, basta osservare con attenzione le parti con Tim Hutton e Lory Singer innamorati molto freddi per niente convincenti, in più la loro relazione è descritta in maniera molto marginale ed appare scollata da tutto il resto della storia.
Penn in uno dei suoi primi ruoli importanti è molto bravo nell'interpretazione di Daulton Lee, disperato e drogato al punto giusto, meno in parte Hutton nei panni di Chris Boyce ma il suo ruolo è molto più difficile perchè la sceneggiatura tende nettamente a descrivere gli eventi dal suo punto di vista e perchè la personalità del suo personaggio è di non facile lettura ancora oggi.
Chris Boyce è un giovane che in contrasto con i suoi famigliari ha da poco lasciato il seminario, Daulton Lee un abile spacciatore un po’ troppo invischiato con gli stupefacenti, vivono in amicizia dai tempi in cui erano chierichetti e le loro benestanti famiglie californiane sono in buoni rapporti.
Il primo ottiene un lavoro governativo dove ha libero accesso a tabulati su cui sono stampati codici di satelliti e altri importanti dispositivi ma rimane letteralmente sconvolto quando leggendo i cablogrammi scopre che la CIA è coinvolta in un pilotaggio delle elezioni in Australia, il secondo è con le spalle al muro per l’ennesimo arresto in possesso di cocaina, su iniziativa di Boyce decidono di entrare in contatto con l’ambasciata russa in Messico per vendere i documenti a cui lui stesso ha libero accesso sfruttando l’abilità da trafficante di Lee: il falco e l’uomo della neve appunto, ma il gioco durerà per poco.
Molto molto bella firmata da Pat Metheny, forse la cosa migliore dell'intero film, comprende anche la famosiissima "This is not America" cantata da David Bowie.
Sempre magica.
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