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Cristo fra i muratori

Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cristo fra i muratori

di claudio1959
10 stelle

Da brividi la scena nella quale Geremio affonda in modo inesorabile nel cemento chiedendo perdono alla moglie Annunziata ..... occhi pieni di dolore indimenticabili.

Sam Wanamaker

La giungla di cemento (1960): Sam Wanamaker

Edward Dmytryk

Lo sbarco di Anzio (1968): Edward Dmytryk

Lea Padovani

L'intrusa (1956): Lea Padovani

Lea Padovani

Cristo fra i muratori (1949): Lea Padovani

Cristo fra i muratori Gran Bretagna/Stati Uniti d'America 1949 la trama: La grande depressione del 1929 obbliga Geremio un immigrato italiano di New York ad accettare per sopravvivere un lavoro in nero di cui resterà vittima. Tutto quello che rimarrà ad Annunziata la vedova saranno mille dollari di risarcimento. La recensione: Straordinario film diretto in Inghilterra da Edward Dmytryk a causa dell’ostracismo decretato ad Hollywood contro il regista di origine ucraina. È un solido dramma sociale. Il soggetto è tratto dal romanzo “Christ in Concrete”scritto da Pietro Di Donato nel 1939. Un film fortemente melodrammatico e simbolico, capace di coniugare la cultura marxista, con la solidarietà cristiana. Sceneggiatura di Ben Barzman e John Penn. Colonna sonora di Benjamin Frankel. Un film assolutamente non retorico in un lugubre e sporco bn, che nonostante i tanti anni non risulta affatto datato. Un film che merita di essere visto, sia come documento di un’epoca passata, sia dal punto di vista puramente cinematografico. Il bravo regista usa la mdp con il suo stile, con grandi interpreti adatti ai difficili e complessi ruoli. Geremio il muratore immigrato è Sam Wanameker una prova di alto livello. Lea Padovani la dolce sposa è Annunziata prova superlativa, per gamma di espressioni facciali e tenerezza infinita, non sembra recitare, ma vivere il film. Magnifica anche l’irlandese di Dublino Kathleen Ryan, recentemente vista in un dolente ruolo in “L'urlo della folla” del 1950 interpreta con raffinatezza il ruolo delicato del primo amore di Geremio Kathleen, la donna che si farà da parte pur soffrendo la scelta del suo amato, Geremio che morirà di Venerdì Santo sepolto da una coltre di cemento. Un film che mi ha ricordato il neorealismo italiano e l’espressionismo tedesco dei grandi maestri Italo/germanici. Un film capace di coniugare la passione civile ed il dramma sociale, con insita la patina religiosa che ammanta il tutto. Ci si indigna e si soffre per l’amara sorte dei poveri protagonisti miseri, ma non miserabili. L’incidente sul lavoro nel cantiere edile commuove e ci fa trepidare per la brutta fine di Geremio. Il film quindi è un’allegoria ed il ritratto della immane sofferenza alla quale sono stati sottoposti i tanti lavoratori che hanno cercato la fortuna negli Stati Uniti d'America,alcuni l’hanno trovata coronando l’American Dream, molti come Geremio hanno invece trovato la morte, lui che cercava solo una casa per la sua famiglia, come una conquista. Film poco conosciuto, ma tra i più belli ed emozionanti che ho mai visto, un perso recuperato d’autore, visto in dvd SINISTER in edizione originale sottotitolata. Interpreti e personaggi Sam Wanamaker: Geremia Lea Padovani: Annunziata Kathleen Ryan: Kathleen Charles Goldner: Luigi William Sylvester: Giovanni Bonar Colleano: Julio

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