Regia di Uli Edel vedi scheda film
Tratto dal famosissimo romanzo omonimo, il film racconta la discesa nel baratro della droga di Christiane, ragazza adolescente nella Berlino degli anni’ 70. Sfruttando la grande forza del racconto, Uli Edel traspone con grande semplicità la crudezza degli avvenimenti e le musiche di David Bowie aiutano senza alcun dubbio, ma quello che manca davvero è un senso di empatia che ci possa trasportare all’interno di ciò che stiamo osservando poiché lo sguardo del regista rimane volutamente esterno, rendendo lo spettatore forse troppo “superiore” e onnisciente rispetto all’azione. Bravissima Natja Brunckhorst, salvabile il resto del cast. Buone le ambientazioni, finale un po’ troppo buttato lì.
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