Espandi menu
cerca
A luci spente

Regia di Maurizio Ponzi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

FilmTv Rivista

FilmTv Rivista

Iscritto dal 9 luglio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 242
  • Post 80
  • Recensioni 6309
  • Playlist 6
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su A luci spente

di FilmTv Rivista
6 stelle

Ponzi, già cinefilo di “Cinema e film”, fine regista, scopritore del Nuti al cinema (Madonna che silenzio c’è stasera) e poi autore di robette andanti per cinema e Tv, riappare nei cinema sotto Ferragosto con un film dal tema curioso. È l’8 settembre, i “cinematografari” romani le inventano tutte per non essere costretti a raggiungere gli stabilimenti veneziani dove si vuole far nascere il cinema di Salò. (De Sica ad esempio, con il Vaticano, mette su La porta del cielo). A luci spente racconta una vicenda simile, ma in piccolo: il produttore Benedetti (Bertorelli) e il regista omosessuale Forti (Scarpati) mettono insieme due divi, la sensibile Elena (De Sio) e il vacuo fascista Primo Ratelli (Di Stefano). Mentre impazzano intorno rastrellamenti e coprifuoco, tra le maestranze, munite di lasciapassare vaticano, si ritroverà di tutto, dalla donna ebrea al partigiano comunista. E quasi per caso, nascerà una specie di neorealismo. Il risultato è migliore di operazioni simili realizzate negli ultimi tempi, da Il compagno americano a Signora. Ma resta legnoso negli sviluppi, patisce una ricostruzione d’epoca miserrima, un ritmo soporifero, una colonna sonora morriconeggiante e attori non sempre all’altezza (a parte certi duetti De Sio-Bertorelli). Però, se fosse una fiction Tv, non sarebbe nemmeno delle peggiori.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 33 del 2005

Autore: Emiliano Morreale

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati