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La mia adorabile nemica

Regia di Wayne Wang vedi scheda film

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La recensione su La mia adorabile nemica

di degoffro
6 stelle

Pur avendo a disposizione un'attrice straordinaria come Susan Sarandon, nonché la più brava ed intensa delle giovani attrici che si stanno affermando a Hollywood, cioè Natalie Portman, Wayne Wang realizza un film monotono, scolastico, poco ispirato e decisamente risaputo. La sceneggiatura del due volte premio Oscar Alvin Sargent (per "Giulia" e "Gente comune") non riesce ad evitare i più abusati luoghi comuni sul difficile rapporto madre-figlia. La mamma sognatrice fugge dal Wisconsin, abbandonando il marito e portando con sé in California, a Beverly Hills, la figlia Ann nella speranza di darle quelle possibilità di successo e affermazione che lei non ha mai potuto avere. In realtà non si rende conto, nel suo egocentrismo e nella sua superficialità, che Ann stava benissimo a Bay City con i suoi amici e la sua famiglia. La figlia si rivelerà assai più matura e responsabile della madre, presa ancora da amori adolescenziali, sogni irrealizzabili e inutili vanità. Nulla di nuovo sotto il sole, nemmeno il lieto fine con presa di coscienza da parte della mamma che, pur di lasciare andare la figlia per la sua strada ("fuggi solo quando sai che non dovrai più tornare" dice ad Ann un paterno agente di polizia) venderà la macchina a cui era tanto affezionata e con la quale era partita piena di attese e speranze andate inevitabilmente deluse. Wang che dice di aver fatto il film seguendo il suo lato yin dirige con mestiere, infila abilmente sequenze strappacuore per catturare gli animi più sensibili, usa l'espediente ormai abusato della voce fuori campo (è Ann che racconta la sua vicenda e il suo rapporto con la madre), e una colonna sonora ad hoc (quando non si sa cosa dire ecco la canzone giusta), ma mai davvero esce dai binari di un dramma piatto e scontato, pronto per la prima serata televisiva per la serie "Donne al bivio". Certo ha a disposizione due attrici in gran forma che in più di un'occasione riescono a salvare la baracca con la loro spontaneità e classe, regalando una sequenza, forse l'unica, davvero emozionante: Ann sta facendo controvoglia un provino al quale l'ha obbligata la madre, e imita proprio la mamma, che di nascosto la osserva, prendendo in questo modo coscienza di quanto troppo spesso sia infantile e immatura.
Voto: 5 e mezzo

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