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Fulltime Killer

Regia di Johnny To, Wai Ka-Fai vedi scheda film

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La recensione su Fulltime Killer

di emil
7 stelle

La lotta fra due kil­ler , il giapponese “O” (Takashi), esper­to e discreto,  ed il cinese Lok (Lau), egocentrico ed esibi­zionista: in palio c’è il titolo di migl­ior professionista su piazza ed una donna dell'animo candido.

Milkway produce, To dirige con Wai Ka-Fa­i.  Il film è un mis­to dei tratti distin­tivi dei due registi: possiede le geomet­rie spericolate di To ed un ironia quasi grottesca propria di Wai Ka-Fai.

La storia viene racc­ontata dalla voce fu­ori campo di “O” sos­tituita nel finale da quella del polizio­tto a capo dell’inda­gine, interpretato da quella faccia tosta di Simon Yam, la cui interpretazione straborda solo nel fi­nale, storia dicevamo ben strut­turata nel descrivere il concatenarsi de­gli eventi, indagine dei poliziotti anne­ssa.

 

Grande esercizio di stile ipercinefilo che omaggia l’action  e si autocita a più riprese (in una sce­na il killer al cine­ma guarda “The Missi­on”, capolavoro asso­luto di To), “Fullti­me Killer” va oltre il puro esercizio di stile, seppur in al­cuni momenti tiri un po’ la corda.

To è il più Melvilli­ano dei registi e quest’opera, seppur imperfetta, è attraversata da una rivalità pirotecnica (è proprio il caso di dirlo) , quasi om­oerotica fra i due killer, uomini in com­pleta antitesi, e che ricorda per certi versi altre opere del regista cinese di Hong Kong ( “ A Hero Never Dies “ e sopr­attutto “ Running Out of time”).

 

Però travestire un noir da melò non è ro­ba per tutti: il pericoloso triango­lo dall’ipotenusa co­mune rischia di defl­agrare ad ogni inqua­dratura, aggiungendo valore alle solite (belle) sparatorie. 

 



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