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99 donne

Regia di Jesus Franco vedi scheda film

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La recensione su 99 donne

di alan smithee
6 stelle

Caposaldo del filone erotico noto come "Women in prison", 99 donne si riferisce al numero delle detenute di un carcere femminile posto al centro di un'isola disabitata, utilizzata per isolare gli elementi giudicati pericolosi per la società, separati in due strutture a seconda del sesso.

La morte violenta e per motivazioni non sufficientemente chiare di una detenuta, spinge il governo centrale ad inviare nell'isola una ispettrice (Maria Schell), col compito di predisporre una accurata relazione sull'organizzazione del carcere, la cui responsabilità grava sulla tenace e ruvida direttrice, la diffidente e ostica Thelma Diaz (Mercedes McCambridge), al soldo del bieco Governatore Santos (Herbert Lom).

Costoro, in estrema malafede, finiranno per accusare la sensibile e sin eccessivamente ingenua ispettrice di essersi insinuata nella vita di una detenuta a scopi di appagamento sessuale, creando un subbuglio che permette a costei, assieme ad altre due compagne di fuggire nottetempo dalla prigionia.

Verranno riacciuffate poco dopo, stremate dal clima ostile della giungla locale che ne ucciderà una, e all'ispettrice non resterà che sopportare la propria sconfitta personale, umana e professionale, allontanandosi per sempre da quel luogo maledetto.

Nelle mani di un artigiano che seppe costruirsi una carriera mitica con un cinema povero in grado di spaziare su una pluralità di generi, 99 Donne presenta un cast di tutto rispetto (forte della triade di star formata da Schell. McCambridge, Lom) che include anche la splendida Luciana Paluzzi, mentre il ruolo della tormentata protagonista, la matricola nr. 99, vittima delle circostanze e del sadismo generalizzato e fuori controllo del carcere, troviamo la bionda platinata Maria Rohm, affiancata nelle estreme vicissitudini dalla altrettanto sexy Rosalba Neri.

Il film è circolato anche, ed è la versione che ho trovato disponibile in rete, in una versione con contenuti hard core, che il regista ha introdotto utilizzando come comparse attori ed attrici porno, per l'occasione ripresi soltanto "genitalmente" in modo da esser fatti passare per i vari protagonisti originari, ed al fine di rendere esplicito e maggiormente pruriginoso ciò che il film, di per sé già a contenuto piuttosto erotico, ufficiale lasciava pudicamente solo all'immaginazione nella sua versione originale e soft.

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