Regia di Silvio Amadio vedi scheda film
Gloria Guida, il sogno biondo italiano degli anni '70, torna a incantare con la sua bellezza fresca e acerba, in questo suo secondo film, diretta per la prima volta da Silvio Amadio, iniziando un sodalizio con il regista romano che segnerà il suo inizio di carriera.
Valeria (Guida) è una sedicenne, bella e ingenua, appena tornata a casa dei genitori per le vacanze estive, dopo l'anno passato in un collegio di suore, desiderosa di scoprire finalmente le gioie dell'amore e perdere la propria verginità. La famiglia, ricca, borghese e cattolica, è però tanto premurosa con la figlia, quanto segretamente libertina in tradimenti e corna. Il fratello (Luciano Roffi) è il tipico figlio viziato che gioca a fare il ribelle con la sua compagnia di amici e non disdegna di sfruttare le grazie della sorellina in scommesse coi coetanei. Valeria, scoperti gli amanti dei rispettivi genitori (Rosemarie Dexter e Marco Guglielmi), delusa dai coetanei, s'innamora di un eccentrico artista (Corrado Pani), molto più adulto di lei.
La struttura è quella della commedia sentimentale anni '60, con tanti nudi (generosamente offerti dalla splendida protagonista) mortificato però da dialoghi imbarazzanti e da una comicità priva di verve. Il tema centrale è quello della "perdita dell'inocenza" della protagonista. Non mancano frecciate alla famiglia tradizionale cattolica, un leit-motiv ricorrente della nascente commedia sexy, con tono decisamente sinistroide e velatamente femminista, come ci abituerà Amadio nei successivi film con la Guida.
Piccola parte per Giacomo Rossi Stuart.
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