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Fatti di gente perbene

Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film

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La recensione su Fatti di gente perbene

di bepy86
6 stelle

Ci sono dei registi che faresti fatica a valutarli negativamente.

Questo succede perchè hanno le competenze per realizzare dei lavori che non risultano mai banali per l'eleganza che li contraddistingue.

Da ció è facile dedurre che, anche quando non riescono a trasmetterci delle emozioni, siamo restii a criticarli.

Bolognini era uno di questi.

La sua filmografia è composta, infatti,da pellicole che sbarrano la strada alla superficialità ma che purtroppo si mantengono distanti anche da quel calore che incentiva l'immedesimazione.

Sono come delle opere d'arte perfette che peró risultano un tantino fredde ed artefatte.

Tra quelle che ha diretto non tutte presentano quel difetto.

A diversificarsi dalla massa sono le pellicole in cui ha potuto avvalersi di attori con le caratteristiche giuste per interpretare i personaggi di maggiore spicco.

Diciamo quindi che esisteva una condizione in grado di metterlo al riparo dalla sua pecca principale.

Io, ad esempio, ho potuto constatarlo raffrontando due lavori che ho visionato di recente e che portano la sua firma: ''l'eredità ferramonti'' e quello che mi ha dato l'impulso per scrivere questa recensione.

Sebbene in entrambi si possa riconoscere il suo stile peculiare,il primo risulta piú coinvolgente per merito degli attori principali.

Quelli di ''fatti di gente per bene" non mi sono piaciuti: la Deneuve l'ho trovata troppo spenta ed inespressiva mentre Giannini poco genuino.

I personaggi secondari sono stati invece interpretati in maniera lodevole: Il giudice, che approfitta dell'occasione favorevole per danneggiare l'uomo che odia per il suo modo di vedere le cose, è uno di quelli venuti meglio.

Ma anche Corrado Pani se l'è cavata egregiamente.

Lui aveva il compito di esprimere quei tormenti che nascono quando bisogna compiere delle scelte difficili.

L'essenza del film è da ricercare peró in quelle scene dove compaiono i due attori che hanno deluso maggiormente.

E quando a non funzionare è la parte basilare tutto il resto perde di valore.

Qui comunque non si cade mai troppo in basso perchè la trama è stata esposta con criterio ed in maniera raffinata... manca di calore.. questo bisogna ammetterlo.. Comunque Bolognini è un regista che ammiro molto anche perchè è stato uno dei pochi che ha avuto il coraggio e la risolutezza di fare perno sull'espressività e sulle doti recitative della Cardinale.

È stata infatti la protagonista di molti suoi film.

Forse l'ha valorizzata al meglio in 'libera amore mio'', dove la possiamo vedere impegnata in una scena, quella finale, davvero molto profonda e toccante. Peccato che non viene quasi mai presa in considerazione dalla Cardinale, lei si concentra soltanto su quella di ''8½'' ignorando in questo modo i registi che hanno creduto maggiormente nelle sue potenzialità.

Chiudo qui il discorso altrimenti rischierei di dilungarmi troppo su un argomento che merita di essere approfondito in altri spazi.

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