La recensione su Il figlio del gangster

di dedo

8 stelle

Film difficilmente inquadrabile in un genere ben definito: noir ?, di gangster ? Personalmente lo vedo come film drammatico con ampi risvolti psicologici. Durante un droga party di giovani annoiati nella loro vita benestante, un ragazzo di 17 anni spara ad una finestra, uccidendo un poliziotto,che lascia orfani tre figli. Il padre, Jacques Batkin, ex boss della malavita che, dopo aver scontato la sua pena si è rifatto una vita da industriale con successo, si precipita in suo soccorso. I media e la Giustizia si accaniscono sul caso specie quando vengono a sapere dei trascorsi del padre. Jacques tenta l’impossibile, seguendo tutte le vie legali, per evitare una pesante condanna, ma visto che non trova sostegno, regredisce e torna a comportarsi da criminale riuscendo a far evadere il figlio. La fuga sta per riuscire…ma?

Josè Giovanni, che in gioventù ha avuto trascorsi burrascosi, riesce a confezionare un buon prodotto, senza cadere nel didattico, lineare, sostenuto da un buon ritmo ed elevata tensione, convincente, efficace e ben caratterizzato, con personaggi veritieri, in cui al tentativo di dissuadere dall’uso di droga, evidenzia sia il ricupero di un ex delinquente e la sua inevitabile ridiscesa agl’inferi, per il legame di affetto padre/figlio, talmente intenso da condurre ad effetti disastrosi. Film ancora oggi valido, essenziale, senza sbavature (unico errore: la possibilità di una condanna a morte per un omicidio preterintenzionale), ricco in suspense. Decisamente buona la recitazione ove il cast si presta senza superare limiti, con grande efficacia, ricca di umanità. Buona anche la scenografia ed appropriata la colonna sonora di Georges Delerue. Voto 7