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Cartoni animati

Regia di Franco Citti, Sergio Citti vedi scheda film

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La recensione su Cartoni animati

di alan smithee
6 stelle

TFF 41 - RETROSPETTIVA SERGIO CITTI "Voler bene a una donna è facile.

Basta non innamorarsi mai."

Nell'idilliaco ma realista "Villaggio Felice", abitato da povera gente onesta, lavoratrice ma sfortunata, Salvatore (Rosario Fiorello) distribuisce boccettini colorati a tutti, il cui liquido contenuto rende reali i sogni di chi beve.

Tra questi sogni, quasi sempre fino a quel momento irrealizzabili, vi sono quelli di Peppe (Franco Citti) e Maria (Elide Melli), innamorata di lui.

Gli abitanti di quella povera congregazione sembrano ancora più felici quando una scaltra multinazionale acquista di soppiatto il terreno che costoro hanno occupato, per costruire un centro commerciale e un blocco residenziale, offrendo ai residenti abusivi in regala un appartamento ad ogni famiglia.

Ma poco tempo dopo, dalle case si sentono urla e improperi.

La civiltà dei consumi e dello sperpero ha attecchito, e con essa la prepotenza e l'intolleranza verso chi non si omologa al modello di vita richiesto.

Salvatore, scoraggiato, decide di ripartire e invita tutti a seguirlo sulla sua zattera scassata.

Il mondo poetico di Sergio Citti trova nella dimensione fiabesca e nella retorica ambientalista la via più opportuna per cogliere il senso lirico ed illuminato di una vita altrimenti tutta predisposta all'accumulo di cose materiali e di soddisfazioni meramente materialistiche.

La vicenda rasenta sempre il rischio di sprofondare nel consolatorio e nel patetismo, ma la grazia e l'ispirazione dell'autore finisce per trasformare in poesia ogni occasione altrimenti a rischio di piagnisteo o patetismo.

Cartoni animati, in cui l'accezione sta ad indicare non tanto uno spettacolo di animazione, ma i veri e propri imballaggi di carta che nella storia diventano vere e proprie abitazioni o luoghi in cui dormire e rifugiarsi, è un film unico, naif, prezioso e poco ricordato, che si innesta perfettamente nello stile insieme realista, ma anche tanto folkloristico di un autore unico, non sempre valutato per le potenziali effettive di cui ha sempre dimostrato di essere portatore e baluardo.

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