Regia di Aldo Grimaldi vedi scheda film
Generose scollature e mutande trasparenti non bastano alla svampita cameriera del titolo [Ada Pometti (Nunzia Agata Pometti), nel ruolo di Guendalina] per diventare protagonista. La primadonna è Marina (Anna Maria Rizzoli) la quale, per evitare che alcune cambiali vadano in protesto, cerca di sedurre il pittoresco commerciante Amedeo Ferretti (Giorgio Bracardi), ignara di quel che suo marito Orazio (Carlo Giuffrè) sta combinando con la moglie di quest’ultimo [Isabella Biagini (Concetta Biagini), nel ruolo di Pucci]. Dardano Sacchetti scrive e sceneggia questa noiosa sexy pochade, uguale a mille altre, per giunta ambientata nel classico albergo [l’Hotel Miraggio di Fregene, nel comune di Fiumicino (RM)], con i soliti rocamboleschi “colpi di scena”… una tristezza infinita! Giuffrè, l’unico in grado di dare una scossa a questa pellicola, è svogliato e per nulla ispirato, Bracardi è irritante nei suoi caratteristici atteggiamenti, mentre Pippo Santonastaso è inguardabile come maldestro corriere della droga. Dal lato femminile, tralasciando l’innocua e casta Pometti, la Rizzoli mostra un paio di volte le tette ed è costretta a portare in braccio Santonastaso, la Biagini invece, le mostra solo una volta, ma è più grezza ed oca della protagonista.
Collage di alcune composizioni del maestro Piero Umiliani; ci sono le innocue musichette tipiche delle commedie sexy, ma anche lavori jazzistici di un certo spessore, su tutte la famosa “Discomania” che i più ricorderanno come la sigla finale del "90° minuto" di Paolo Valenti.
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