Regia di Alan W. Cools (Mario Bianchi) vedi scheda film
In un paesino laziale di campagna l'unica attrattiva è una bella dottoressa, talmente attraente che tutti gli uomini del circondario fanno la fila per farsi visitare da lei.
Girato in contemporanea e con gli stessi interpreti di Chiamate: 6969 taxi per signora (1981), La dottoressa di campagna ha perfino meno trama e meno verve del già di per sé artisticamente nullo film gemello; entrambe le pellicole sono uscite in doppia versione: per la sala a luci rosse con tutte le sequenze hard incluse, e per tutte le altre sale, con limitazioni meno severe di età, sotto forma di semplice 'film erotico', a penetrazioni espunte. Identico lo sceneggiatore: Luigi Petrini. Il cast hard è composto da tre pornodivi affermati dell'epoca: Mark Shannon (accreditato Channon), cioè Manlio Cersosimo, Marina Hedman/Frajese e Guia Lauri (Filzi); ciò che maggiormente interessa è invece il cast di attori 'regolari' coinvolti in questa operazione – naturalmente non nelle scene di sesso: Enzo Andronico, Nino Terzo, Aldo Ralli, Enzo Garinei e Antonella Antinori sono gli interpreti principali, gli ultimi due dei quali peraltro non compaiono in Chiamate: 6969. Le scene comiche sono davvero banali e il mestiere dei caratteristi appena citati può fare poco qui; le scene hard sono invece qua e là mescolate tra le due pellicole, dato che in fin dei conti gli accoppiamenti sono tra gli stessi attori. Operazione cinematograficamente disastrosa da qualsiasi punto di vista; Mario Bianchi firma la regia con lo pseudonimo Alan W. Cools. 1,5/10.
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