Regia di Mario Soldati vedi scheda film
Operazione-tributo ad un grande romanzo dell'ottocento francese (Honorè de Balzac, 1833), diretta da Soldati più con ammirazione e devozione che con vera e propria 'arte' (intuizione soggettiva, personalità). Non che questa propensione calligrafica sminuisca il valore finale dell'opera, un'illustrazione chiara, fedele, popolare che restituisce sulle immagini l'amara vicenda della giovane Grandet, qui interpretata dalla brava Alida Valli. Come d'abitudine per il genere letterario cui si riferisce, quella che ci viene raccontata è un'immagine non solo microscopica, a livello individuale e famigliare, della Francia di inizio '800, ma anche macroscopica, cioè il ritratto di un complesso sociale. La sceneggiatura è opera del regista e dell'accoppiata Aldo De Benedetti-Emilio Cecchi; fra gli altri interpreti ci sono Giorgio De Lullo (il cugino), Gualtiero Tumiati (il padre), Giuditta Rissone (la madre): tutti convincenti. Montaggio di Eraldo Da Roma, musiche di Renzo Rossellini; alla Valli andrà il Nastro d'argento come miglior attrice protagonista. 6/10.
Parigi, inizio '800. Eugenia ama il cugino Carlo; il padre di lei, contrariato, spedisce il nipote nelle Indie. Il dissidio padre-figlia peggiora quando egli scopre che Eugenia ha prestato una grossa somma a Carlo. Anni dopo il ragazzo ritorna; il signor Grandet non c'è più, il debito viene cancellato, ma l'amore è ormai diventato impossibile.
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