Regia di Giorgio Capitani vedi scheda film
Scritto da Roberto Gianviti e Sandro Continenza, questo lavoro appartiene in maniera evidente alla fase decadente del film mitologico, quando ormai tutte le possibilità erano state messe in piedi e si cominciava a mischiare e contaminare fra i generi; da questo punto di vista, Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili può essere considerato il sequel ideale de Gli invincibili tre, diretto pochi mesi prima da Parolini. Si tratta di un'iniezione di commedia nell'organismo-peplum, genere già di per sè difficile a essere preso seriamente per le sue esplicite e fiere carenze di mezzi e di fantasia; fin dal titolo in effetti si capisce che la produzione italo-franco-spagnola ha intenzione di mescolare tutti gli elementi a possibile disposizione. Sergio Ciani/Alan Steel e Howard Ross sono i due nomi più noti sul cartellone (rispettivamente impersonano Ercole e Maciste), mentre per Sansone e Ursus vengono scritturati Nadir Moretti e Yann Larvor: nel complesso lo sfoggio di muscolature da body builder professionista è fin troppo vasto, anche se la recitazione ne risente sul piano prettamente artistico. Piccolo problema, d'altronde, in tali circostanze; la storia è una confusionaria accozzaglia di scontri e rivalità, belle ragazze e amenità sulla mitologia (con tanto di continui interventi di Giove - voce esterna proveniente dal cielo - a richiamare all'ordine i suoi eroi prediletti). La vera unica nota positiva di tutta la pellicola risiede nell'ariosa e melodiosa colonna sonora, opera di Piero Umiliani. 3/10.
Tutto ha inizio per l'amore di una bella ragazza: Ercole sfida Sansone, ma si mettono in mezzo anche Maciste e Ursus. Gli dei disapprovano il comportamento rissoso e lussurioso dei loro protetti...
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