Regia di Nicola Rondolino vedi scheda film
Per molti anni Salvo (Rinasco) e Dante (Giallini) sono stati amici. Innamorati della stessa donna, Nanà (Garello), hanno inevitabilmente finito per separarsi: Salvo è entrato in polizia, dove fa l'infiltrato tra gli spacciatori nella sezione del narcotraffico; Dante è dall'altra parte della barricata. Riappare nuovamente a Torino, teatro della vicenda, dopo vari anni. Forse è l'ora di fare i conti con il passato, con il vecchio amico di un tempo, con le bande di extracomunitari che fanno la concorrenza sulla droga e con il padre, che è uno dei maggiori trafficanti.
Rondolino si concentra sullo stile di questo polar anonalo, straniato, incentrato soprattutto sul montaggio e sulle soluzioni, spesso gratuitamente virtuosistiche, delle tecniche di ripresa. Ma il racconto è confuso, il plot narrativo va a parare sul già visto (siamo alla parodia in chiave pulp e velleitaria di Jules e Jim) e il senso dell'operazione rimane un mistero imperscrutabile.
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