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La bella e la bestia

Regia di Gary Trousdale, Kirk Wise vedi scheda film

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La recensione su La bella e la bestia

di lamettrie
6 stelle

Un discreto cartone, un po’ troppo apprezzato. Di buono ha la gestione della tensione e, soprattutto, i risvolti educativi: ciò che più conta nella vita è l’amore ricevuto, che passa attraverso l’amore dato. Con tutto il corollario di finezza umana, autenticità, dedizione agli aspetti più nobili di un essere umano, importanza concessa a emozioni e sentimenti che ciò richiede. Solo l’amore può davvero cambiare in meglio una vita, anche la più disperata.

Ma il film pecca nell’eccesso facilistico: il tono è sin troppo consolatorio. Per i bambini questo serve, è certo, ma non è così frequente che i sogni più improbabili si realizzano, pur dopo le classiche peripezie del caso. Inoltre troppo, e poco credibile perfino per la finzione, è il ricorso alla fantasia. Il paranormale qui imperversa ovunque.

Il giudizio, comunque, non è negativo perché l’invito è guardare oltre le apparenze. Ciò che è più immediato, semplice a vedersi, spesso confonde, inganna, e impedisce di riscontrare ciò che invece ha più valore.

La stoltezza dell’uomo comune è ben incarnata nella stupidità ferina di Gaston, e nel seguito di persone intimidite dalla sua potenza, e che quindi gli sia aggiogano liberamente. Interessante la denuncia politica dell’aggressione, tesa a sgominare ogni concorrente (di Gaston), ed a rafforzarne così il dominio: il pericolo (della bestia, in realtà inesistente), viene alimentato ad arte, al fine di legittimare il diritto del più forte, ammantandolo di necessità legate al bene di tutti. È la storia degli interventi americani in guerra proprio dal ‘91 in avanti. Non si vogliono forzare interpretazioni. Ma nemmeno conviene essere ingenui e dimenticare che Disney è uno strumento della manipolazione delle coscienze, manipolazione che è controllata dal governo Usa, che è a sua volta controllato da banche e multinazionali. Comunque quello è l’anno di uscita del film e della fine dell’Urss, e quindi dell’inizio dell’illusione americana di governare in solitudine il mondo, anche tramite la guerra preventiva: in questo cartone, per fortuna, tale pretesa, in generale, viene criticata.         

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